Codogno, Guidesi sulla protesta dei commercianti: «Serve chiarezza»

L’assessore alla Sviluppo economico della Lombardia: «Non si può continuare a cambiare decisioni ogni settimana»

«Ristoranti e bar chiedono di poter tornare a lavorare basandosi su quanto era stato deciso fin dall’inizio dal Ministero della Salute e dal Comitato Tecnico Scientifico che avevano previsto tutta una serie di requisiti e protocolli sanitari per l’intera categoria affinché potessero continuare a operare in piena sicurezza. A questo punto, c’è da capire se il Governo vuole smentire sé stesso oppure è semplicemente contro i ristoratori».

Lo ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia, Guido Guidesi, in merito alla protesta di alcuni imprenditori e commercianti che a Codogno hanno annunciato per venerdì prossimo, 15 gennaio, l’apertura delle loro attività nonostante i divieti previsti dall’attuale Dpcm.

«Dall’Esecutivo - ha detto ancora l’assessore - serve assoluta chiarezza su aperture ed eventuali chiusure; non può continuare a cambiare decisioni ogni settimana in quanto, così facendo, si creano ulteriori disagi a tutto il comparto già flagellato dagli effetti di questa crisi pandemica. Decidere chi può lavorare e chi no, dall’oggi al domani, con cambiamenti continui, crea ulteriori problemi economici al settore che ha la necessità di programmare le sue attività senza dover rischiare di sprecare le forniture con un conseguente aggravio economico».

«Programmazione, chiarezza e ristori adeguati e immediati - ha concluso - sono le urgenze per far sopravvivere un settore importante».

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