Codogno in festa per San Biagio

La solidarietà e l'attiva partecipazione civica strumenti chiave per ritrovare un nuovo modello di comunità. Perché la crisi morde ancora feroce ed è solo con il contributo di tutti che la china può davvero essere risalita. Forte sprone sociale nell'intercessione rivolta stamattina in chiesa parrocchiale a Codogno al patrono San Biagio: numerose le autorità civili, religiose e militari, tanti i cittadini che hanno partecipato al pontificale solenne, terminato con il rito della benedizione della gola davanti all'altare ed iniziato con il tradizionale saluto alla comunità del sindaco Vincenzo Ceretti e del parroco monsignor Diego Furiosi. «Il benessere non è faccenda privata, ognuno di noi sia protagonista di piccole ma concrete azioni di solidarietà volte a ricreare un nuovo modello di comunità», questa la riflessione del sindaco Ceretti. «Tocchiamo con mano ogni giorno come non bastino gli sforzi di Caritas e servizi sociali - ha sottolineato il parroco monsignor Diego Furiosi - Cresca la solidarietà nel tessuto sociale del nostro territorio». Ad officiare la Messa monsignor Paolo Braida, sacerdote lodigiano, capo ufficio della Segreteria di Stato della Città del Vaticano.

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