Checchi sogna una San Donato “olimpica”

«A luglio proporrò che gli impianti sportivi facciano parte dell’organizzazione di Milano-Cortina 2026»

«Già nel mese di luglio candideremo la città di San Donato con i suoi impianti sportivi a fare parte dell’organizzazione delle olimpiadi invernali Milano–Cortina 2026: sarà una grande occasione, anche in termini di indotto, per tutto il nostro territorio». Il sindaco Andrea Checchi smentisce così in modo categorico le voci - che sono circolate settimana scorsa tra gli addetti ai lavori - riguardo le perplessità che lui stesso avrebbe espresso nel corso di una riunione con gli enti preposti in merito all’utilizzo da parte degli atleti delle attrezzature collocate sulle aree comunali. «Non è assolutamente vero - chiarisce il primo cittadino -, anzi, dopo questo momento di sofferenza per le realtà sportive e commerciali, vedo le Olimpiadi come una grande opportunità di rilancio».

Intanto, presso Palazzo Marino hanno preso quota i preparativi urbanistici per la realizzazione del Pala-Italia nel quartiere Santa Giulia che dovrebbe riqualificare completamente anche la degradata area del boschetto di Rogoredo, che da anni è una delle principali piazze di spaccio della Lombardia. Proprio in vista di questi maxi investimenti, che riguarderanno il quartiere milanese al confine con San Donato, anche la politica locale sta tenendo alta l’attenzione affinché la città - con i propri impianti riqualificati, dalla pista di atletica al palazzetto del ghiaccio -, possa giocare un ruolo-chiave che vada a vantaggio anche di bar, ristoranti e delle sue strutture ricettive. In particolare i gruppi di opposizione “Insieme per San Donato” e “San Donato ci piace” sollecitano all’esecutivo di centrosinistra un impegno ufficiale che vada proprio nella direzione di fare cogliere a questa parte di hinterland i massimi vantaggi, in termini economici e di marketing territoriale, che possono arrivare dalle Olimpiadi. Nei giorni scorsi hanno quindi protocollato una mozione nella quale viene chiesto che il sindaco “si attivi, presso la Regione Lombardia, affinché il Comune di San Donato con le sue strutture (Parco Mattei, Palazzo del ghiaccio, Progetto sportivo Torri Lombarde) venga inserito nel circuito delle Olimpiadi”. I capigruppo delle due liste civiche, Gina Falbo e Giovanni Di Pasquale, fanno notare che «questo consentirebbe al Comune di beneficiare di parte dei finanziamenti».

Nel frattempo in municipio prosegue anche l’iter per il maxi progetto da 150 milioni “Sport Life City” che dovrebbe sorgere nell’area di 300mila metri quadrati del quartiere San Francesco sulla base di una proposta lanciata da una cordata di imprenditori. Un piano che sembra abbia già richiamato interessamenti anche da parte di gruppi di calibro internazionale. Il disegno - che ambisce ad assumere geometrie concrete per le Olimpiadi - prevede un’arena da 18mila posti insieme a una serie di moderni impianti che sorgerebbero in linea di continuità con gli interventi in programma nel capoluogo lombardo. Prospettive, ancora sulla carta, che vedono protagonista San Donato.

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