Cerca giovani da assumere, non li trova

Cerchiamo giovani laureati, programmatori, esperti di informatica per aumentare l’organico e farci trovare pronti alla rivoluzione digitale che nei prossimi anni travolgerà la pubblica amministrazione e il mondo delle imprese private.

É l’appello lanciato da Fabrizio Toninelli, patron della PA Digitale, azienda nata come “spin off” del gruppo Zucchetti e che in questi anni dal quartier generale di Pieve Fissiraga è cresciuta fino ad arrivare a 126 tra collaboratori e dipendenti, con sedi anche ad Arezzo, Napoli e Roma.

Nonostante gli annunci per la ricerca di personale siano stati diffusi ormai da mesi, le candidature faticano ad arrivare. «Il motivo francamente non me lo spiego - riflette Toninelli - avevamo lanciato una campagna assunzioni rivolta ai “nativi digitali”, preferibilmente originari del Lodigiano, ma al momento le risposte sono state davvero poche. Confidiamo nei prossimi mesi, anche perché siamo alla vigilia di importanti novità per il settore della pubblica amministrazione». Proprio l’amministrazione dello Stato - dagli uffici centrali alle sedi periferiche, passando per società partecipate, regioni, province e comuni - rappresenta il “core business” della PA Digitale.

«Il Decreto Renzi, conosciuto soprattutto per gli 80 euro in busta paga, è un punto di svolta - afferma Toninelli - perché è orientato a fissare un tempo massimo di 30 giorni per il pagamento delle fatture da parte delle pubbliche amministrazioni».

Come si dovrebbe arrivare a questo risultato? Attraverso la fattura elettronica, uno strumento oggi sconosciuto ai più ma per il quale la PA di Pieve è già attrezzata da tempo. Abbandonata carta e penna (ma anche gli strumenti di scrittura elettronica oggi conosciuti), tutte le fatture inviate dai privati alla pubblica amministrazione viaggeranno attraverso i computer.

«Entro 10 giorni la pubblica amministrazione dovrà comunicare se la fattura è corretta oppure se vi sono anomalie - avverte Toninelli - mentre entro 30 giorni l’azienda privata avrà la certificazione automatica del credito vantato verso l’ente pubblico. A quel punto potrà andare in banca ed effettuare la cessione del credito». Una vera rivoluzione, che almeno sulla carta dovrebbe anche prevedere sanzioni per i dirigenti pubblici che non si adeguano.

«Dal 31 marzo 2015 la fattura elettronica diventerà obbligatoria e anche per le imprese private si tratta di una sfida importante, perché per continuare a lavorare per la pubblica amministrazione dovranno attrezzarsi», osserva Toninelli. La seconda grande novità attesa nei prossimi mesi riguarda l’obbligo di conservazione dei documenti elettronici. Solo per fare qualche esempio, Pec, fatture elettroniche, firme digitali, atti del protocollo. «Per mantenere la loro validità i documenti digitali dovranno essere conservati - spiega Toninelli - e la conservazione dei dati delle pubbliche amministrazioni dovrà essere fatta presso aziende certificate. PA Digitale sarà tra i primi venti operatori italiani a ottenere l’accreditamento».

In pochi hanno raccolto l’appello lanciato da Fabrizio Toninelli, patron della PA Digitale

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