Cavenago, il sentiero dimenticato fino a Soltarico

Il Comune e il Parco Adda Sud pensano ai fondi del “Recovery plan” per riaprire il percorso divorato dalla vegetazione

Il vecchio collegamento tra la frazione di Soltarico e il capoluogo Cavenago è pronto a riprendere vita. Un progetto che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Sergio Curti non aveva nascosto di voler rendere concreto e che il direttivo del Parco Adda Sud, su cui insiste il tratto interessato, ha già presentato a Regione Lombardia. La stessa Regione che ha inserito il progetto, denominato ufficialmente “Miglioramento infrastrutturale per favorire l’accessibilità e la fruizione inclusiva e sostenibile del collegamento tra Soltarico-Cavenago con il Sic lanca di Soltarico”, tra i più di 170 presenti nel database regionale, 17 in tutto quelli che insistono sul territorio del Parco Adda Sud, che l’assessore lombardo all’agricoltura e sistemi verdi Fabio Rolfi ha chiesto di inserire nel piano del Recovery Plan in una lettera indirizzata al ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. Attualmente manca una risposta alla richiesta di finanziamento, sta di fatto che l’idea è già stata messa fattivamente su carta, tanto da avere un costo definito dell’operazione, 162mila 782 euro. Un progetto su larga scala quello dell’ente di viale Dalmazia, ma su cui appunto anche la giunta cavenaghina aveva posto un focus. Fattivamente la strada bassa, che corre lungo le rive dell’Adda, è ancora esistente. Andrebbero infatti risolte delle questioni a livello burocratico per poi entrare definitivamente nella fase di riqualificazione. Duplice l’importanza di una realizzazione della strada, attualmente ancora in via ipotetica appunto. In primis, aspetto su cui punta principalmente il Parco Adda Sud, una rivitalizzazione dell’area della lanca di Soltarico, a quel punto nuovamente visitabile da larghe sacche di turisti. Ma c’è poi una questione puramente d’interesse locale, con un collegamento in mezzo alla natura per i residenti della frazione che potrebbero così raggiungere a piedi o in bici il capoluogo immersi nel verde e in tutta sicurezza.

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