CASTIGLIONE Senso unico prorogato in via Roma, bagarre in aula

Scambio di battute tra il sindaco Pesatori e il consigliere Daccò

Senso unico a Castiglione d’Adda, se ne torna a parlare e in consiglio comunale volano accuse per una partita ancora aperta e lontana dalla sua conclusione. È nuovamente battaglia sulla viabilità lungo l’asse centrale di via Roma-via Garibaldi. Oggi scade l’ordinanza che prolunga su tutto il tratto la direzione obbligatoria dalla chiesa dell’Incoronata sino all’incrocio di via Cavour. Ma, fino alla serata di lunedì, ha ricordato il consigliere del Pd Umberto Daccò, «nessuno sa nulla. State mettendo in difficoltà la cittadinanza. Mi chiedo poi cosa ne è stato dello studio di fattibilità per una nuova viabilità da cui noi minoranze siamo stati esclusi».

Richieste a cui ha risposto il sindaco Tino Pesatori, scatenando però le polemiche. «Nessuno cancellerà le righe dei parcheggi il primo ottobre perché il senso unico è prorogato fino al 31 dicembre (con variazione di ieri poi fino al 15 gennaio, ndr) visto lo stato di emergenza in atto fino a fine anno – ha spiegato il primo cittadino -. Per quanto riguarda invece i costi di progettazione sono troppo alti, per ora non proseguiremo».

Da qui il via al duro attacco di Daccò a Pesatori. «La cittadinanza viene a sapere solo dalla mia interrogazione che non ci sarà alcuna variazione fino a fine anno - ha subito affermato l’ex sindaco -. Ma questo vuol dire che anche questa volta si decide di non decidere, il leit-motiv di questa amministrazione e in particolare dell’assessore all’urbanistica che è poi il sindaco. Ma soprattutto è imbarazzante come non si dica mai “sì” o “no” al mantenimento permanente del senso unico. Prendete in giro anche le attività, perché queste fanno investimenti ma rimangono bloccate dall’incertezza». Ancora più lapidario Daccò sullo studio di fattibilità. «Tremila euro per rilievi che finiscono nel cassetto, altri fondi sprecati. Sapevate che per uno studio completo servivano fondi importanti, ve l’avevamo detto» ha concluso. Ieri mattina poi il cambio di decisione a palazzo municipale, con la proroga del senso unico fino al 15 gennaio («cosa fate altrimenti alla mezzanotte tra il 31 dicembre e il primo gennaio, dite ai baristi di ritirare i tavoli perché torna il doppio senso?» aveva ricordato Daccò in consiglio).

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