Castiglione piange Antonio Ardigò, morto per Covid in Argentina

Sabato pomeriggio nella chiesa parrocchiale la messa alla memoria

Amava tantissimo la sua Castiglione. Tanto che, nonostante da ormai sette anni si fosse trasferito in Argentina, la sua immagine di copertina su Facebook era uno scorcio di via della Vittoria e della chiesa dell’Incoronata imbiancate dalla nave. E gli stessi castiglionesi apprezzavano tantissimo Antonio Ardigò, 54enne deceduto lo scorso 23 maggio, nella notte italiana tra domenica e lunedì, dove aver contratto il Covid19. Cresciuto in paese, solo dopo il matrimonio si era trasferito per qualche anno a Guardamiglio, salvo poi rientrare a Castiglione. Nel 2014 invece il trasferimento in Argentina (Paese d’origine della moglie). Lì si era ormai stabilito e aveva trovato lavoro. Nei giorni scorsi aveva accusato i primi sintomi del Covid19 e, nel giro di poco, è sopraggiunta la morte. La notizia si è sparsa in paese lunedì. Musicista, suonava il sax, per almeno 15 anni aveva fatto parte della Filarmonica Castiglionese. A ciò si aggiungeva la passione per la pallavolo, con il ruolo d’arbitro ma anche di allenatore, e prima giocatore, sempre a Castiglione ma anche a Codogno, prima del trasferimento oltreoceano

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