CASO DIAMANTI Il Banco Bpm condannato

Il tribunale di Cremona ha emesso una sentenza che obbliga l’istituto a rimborsare i “truffati”

Il Tribunale di Cremona condanna Banco Bpm: «Ha contribuito alla stipulazione dei contratti di vendita con la ditta fornitrice e non ha segnalato la differenza tra il prezzo di acquisto e il valore reale», recita la sentenza.

Una nuova puntata per il caso delle truffe sui diamanti venduti a prezzi gonfiati, che ha visto il Banco Bpm tra gli istituti di credito protagonisti e migliaia di investitori lodigiani coinvolti.

Bisogna tornare al 2016, quando esplose il caso, e si seppe che i diamanti acquistati per investimento dalla Intermarket Diamond Business, anche tramite il Banco Bpm, erano stati venduti a prezzi fuori mercato: gli investitori, quando hanno cercato di monetizzare l’investimento, hanno trovato la brutta sorpresa. Qualcuno, successivamente, aveva trovato un compromesso, scendendo a patti con la banca per ottenere un rimborso di parte della cifra investita, mentre altri sono andati fino in fondo, denunciando l’istituto.

Ora, con la sentenza numero 392/2022 emessa il 12 luglio a firma del giudice Daniele Moro, i “truffati” hanno ottenuto il rimborso della differenza tra il valore di stima delle pietre preziose e quello sborsato all’atto dell’acquisto, con tanto di interessi legali e rivalutazione monetaria dei preziosi.

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