Casale, un buco nel muro per “ripulire” la stazione di servizio

Il bar e il magazzino svuotati e il poco rimasto buttato all’aria. Si sono portati via tutto, con una furia che non ha risparmiato né la merce né gli arredi. La spaccata di mercoledì notte alla stazione di servizio Agip di Casale, lungo la via Emilia in direzione Piacenza, è di quelle che lasciano il segno. Bevande, alcolici, snack e cibarie, ricambi per auto, lubrificanti, autoaccessori, senza dimenticare sigarette e contanti.

La banda si è aperta una breccia sul retro del locale, ha preso a mazzate la parete in mattoni forati e quella è venuta giù neanche fosse di cartapesta. Il buco aperto dava nel bagno, da lì si sono introdotti nel magazzino e a seguire nel bar. La stazione è una sorta di bazar super-rifornito e i ladri l’hanno setacciata da cima a fondo lasciando a terra solo qualche gadget di poco conto. Per stabilire a quanto ammonti effettivamente il danno i gestori dovranno stilare un minuzioso inventario, e ci vorranno tempo e pazienza perché la merce custodita era molta. Di certo del valore di diverse migliaia di euro. Nessuno si è accorto di nulla e del resto era impossibile accorgersene, perché una volta guadagnato il retro del caseggiato neppure percorrendo in automobile la statale che vi scorre di fronte è facile scorgere una presenza, dei movimenti sospetti. La parete presa d’assalto dai ladri funziona da perfetto baluardo. Tanto che gli autori del raid, prima di prendere a mazzate la parete, hanno provato ad accanirsi sull’inferriata che protegge l’ingresso a fianco. Sempre alle spalle del bar. Servendosi probabilmente di un piede di porco sono riusciti a strappare le tre serrature in ferro del cancello, poi si sono trovati a dover forzare la porta vera e propria in alluminio e non ce l’hanno fatta. Così sono passati al “piano B”.

All’interno del bar hanno avuto la meglio anche su un armadio blindato dove erano custodite le stecche di sigarette: l’hanno aperto con un flessibile e si sono presi l’intero stock. Solo quello vale diverse migliaia di euro. Non c’erano invece macchinette videopoker, ma i ladri hanno rimediato facendo incetta di tutto il “ben di Dio” disseminato sulla scaffalatura del magazzino e dei contanti in cassa. Poi se ne sono andati, coperti dal buio della notte. Secondo la ricostruzione dell’accaduto potrebbero aver agito tra la mezzanotte e le due, nell’intermezzo in cui non sono passati i vigilantes.

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