CASALE Torna lo splendido presepe ai Cappuccini con le statuine restaurate

Quest’anno al santuario anche un impianto di videosorveglianza per evitare gli atti vandalici

Restaurate e ridipinte le statue dello storico presepe allestito dai volontari ai Cappuccini. Un’opera che quest’anno è stata anche dotata di un sistema di videosorveglianza per evitare, come accaduto un anno, dispetti o atti vandalici.

“Per l’edizione 2021 del presepe abbiamo restaurato le statue - spiega Sergio Galuzzi - e Giacomo Bassi le ha poi dipinte, colorate; la scenografia è stata realizzata in maniera collettiva, mentre le luci sono state curate in particolare da Luigi Maraboli, invece altri aspetti tecnici scenografici sono stati seguiti da Antonio Cappelletti e Miro Pisatti – precisa -; ci siamo messi al lavoro subito dopo le feste di Pasqua 2021; a differenza delle precedenti edizioni quest’anno abbiamo anche deciso di collocare diversamente proprio la Natività nel contesto del presepe - racconta Galuzzi -, non è più posto al centro, in profondità, ma è stato collocato in primo piano, lateralmente, vicino al visitatore”. Quindi, il sottofondo musicale, il gallo che canta e annuncia l’alba, il sole che sorge, il tramonto e infine l’arrivo della notte con il suo cielo stellato attraversato da quel fascio di luce che è la cometa e che illumina di colpo proprio il Bambin Gesù: il Figlio di Dio appena venuto alla luce e di cui è possibile sentire i primi vagiti. Nell’opera ogni elemento costitutivo è curato nei minimi dettagli: i personaggi, gli animali, il paese. “Quest’anno inoltre, sulla parete davanti al presepe, abbiamo affisso delle immagini relative ai presepi fatti in questi ultimi anni, dal 2006 ad oggi”, spiega Galuzzi, rammentando che il presepe dei volontari nasce molto prima, circa 40 anni fa. Per visitare il presepe realizzato dai volontari basta recarsi presso il santuario e seguire le indicazioni. Sarà presente un volontario per continuare gli ingressi secondo le normative anti covid. Dal lunedì a domenica, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19, fino a domenica 9 gennaio (salvo l’inasprirsi della crisi pandemica che potrebbe mutare le decisioni).

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