CASALE Omicidio Zamperoni, udienza rinviata

Il cuoco 33enne di Zorlesco trovato morto avvelenato il 21 agosto 2019 a New York

Rinviata per l’emergenza covid l’udienza che era stata prevista mercoledì 6 gennaio a New York per l’omicidio di Andrea Zamperoni, il cuoco 33enne di Zorlesco di Casalpusterlengo trovato morto avvelenato il 21 agosto 2019 nella stanza numero 15 dell’albergo-ostello Kamway Lodge, nel sobborgo Elmhurst del Queens. Il giudice Brian Cogan ha già fissato la nuova data, il 24 febbraio, disponendo anche che sarà un’udienza celebrata a distanza. L’imputata 41enne Angelina Barini non uscirà quindi dal carcere e comparirà nella Corte Distrettuale di Brooklyn solo attraverso un monitor. La donna a sua volta ha però scritto nei giorni scorsi al giudice Cogan, annunciando che intende cambiare difensore: dal giorno dell’arresto era assistita d’ufficio dall’avvocato Mildred Whalen, che non è mai intervenuta pubblicamente riguardo alle accuse mosse alla Barini e che stava portando avanti un accordo con il procuratore distrettuale Sounma Dayananda per chiudere il processo con un patteggiamento. L’imputata riguardo al rito non avrebbe comunque cambiato idea e non è chiaro cosa l’abbia portata a cambiare avvocato, se sia una questione personale o piuttosto la sua ferma volontà di non rivelare i nomi dei complici, o se invece intenda prendersi un avvocato di fiducia. La donna, che era stata trovata nella camera d’albergo vicino alla salma del cuoco, e che aveva anche acceso diversi stecchi di incenso per evitare che altri ospiti si accorgessero della presenza del corpo, è accusata di detenzione a fini di spaccio di stupefacenti e di omicidio di secondo grado non solo per la morte di Zamperoni, ma anche per altre tre vittime: un turista americano 51enne morto per overdose da fentanyl il 4 luglio dello stesso anno in un hotel ad Astoria (sobborgo del Queens), un 28enne trovato anch’egli cadavere l’11 dello stesso mese in un motel del Woodside, quartiere situato tra Astoria e Elmhurst, e poi un 60enne del Queens trovato morto nel suo appartamento. Quest’ultimo caso era venuto alla luce dopo la morte di Zamperoni: i parenti del 60enne, che sembrava morto per cause naturali, gli avevano trovato in tasca un biglietto con un numero di cellulare e avevano scoperto che era quello di Angelina Barini. Avendo saputo dell’arresto della donna in relazione all’avvelenamento del cuoco italiano avevano denunciato la circostanza alla polizia di New York e, riesumata la salma, si era scoperto che anche il 60enne era morto per il Fentanyl. Secondo l’accusa la donna e almeno due complici avevano preso l’abitudine di addormentare e derubare le loro vittime, ma in almeno quattro casi il cocktail di sedativi ha avuto esito mortale.

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