Carpiano, il 70enne ha atteso sette ore prima di uccidersi

Secondo il medico legale moglie e figlia sono state ammazzate domenica scorsa all’alba e l’uomo prima di spararsi aveva anche pranzato

Le due donne, la moglie Catherine e la figlia Stefania Chiarisse, sarebbero state uccise tra le 6 e le 7 di domenica, mentre Salvatore Staltari si sarebbe invece preso l’intera mattinata della domenica per riflettere, e resta da chiarire come l’abbia trascorsa, se magari abbia chiesto consigli a qualcuno, se fosse uscito o sia rimasto chiuso in casa a vegliare i due cadaveri. Poi, dopo aver pranzato, si è tolto la vita attorno alle 14, un orario compatibile con la telefonata al numero di emergenza in cui il 70enne comunicava di aver sterminato la famiglia e annunciava che si sarebbe subito sparato a sua volta.

Queste le prime indicazioni arrivate alla Procura di Lodi ieri pomeriggio a conclusione delle tre autopsie per la strage di Carpiano.

Si ritiene probabile che la figlioletta 15enne sia morta per prima, con la canna della pistola puntata in testa, un colpo preciso, segno che non si è neppure destata nè ha avuto modo di scansarsi. A quel punto, visto il rumore che fa un revolver in una stanza, la moglie si deve essere svegliata ma anche lei, mancando ogni evidenza di segni o lesioni, è stata ammazzata con un solo proiettile, a distanza ravvicinata. Sono state trovate sul letto a castello della cameretta, a indicare che probabilmente la donna quella notte non aveva dormito con il marito. Ma nessuno può raccontarlo: sono solo le ricostruzioni che gli inquirenti possono fare sulla base dello stato dei luoghi.

Sulla pistola l’ipotesi prevalente è che potesse provenire da un furto o da un traffico d’armi e la certezza è che il 70enne non ce la poteva avere: si lavora su numero di matricola e sulla rigatura dei proiettili per saperne di più.

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