«Caro libro, se posso ti vendo...»

Il Libraccio ha acquistato 15mila testi usati per la scuola

Qualcuno arriva con il trolley, come se dovesse partire per un viaggio. All’interno, al posto di costumi, abiti e beauty case, ci sono migliaia di pagine, rilegate in volumi che per lungo tempo sono stati sì dei compagni di viaggio, ma sui banchi di scuola. Qualcuno invece ricorre a semplici buste di carta, testimonianze di acquisti e shopping di tutta la famiglia. Il pagamento è in contanti e spesso scatta anche la gara, tra gruppi di amici che arrivano insieme a condividere l’esperienza, tra chi si è accaparrato di più vendendo i libri su cui hanno condiviso l’esperienza scolastica; giusto per strapparsi reciprocamente un sorriso e immaginare come spendere, magari insieme, quanto guadagnato dalla vendita.

Sono giorni di code al Libraccio di corso Roma, per la vendita dei libri scolastici dell’anno chiuso in modo insolito e l’acquisto dei testi per il nuovo in partenza. Nato 41 anni fa, con una formula innovativa nel panorama editoriale, ovvero l’acquisto di libri usati e la rivendita accanto al nuovo, il Libraccio è arrivato a Lodi nel 2015 ed è stato subito “amore” con i lodigiani, anche e soprattutto giovani che qui possono vendere i loro libri e rimpolpare così la paghetta. Un rito che si sta ripetendo anche quest’anno, segnato dall’emergenza Covid, che tante incognite ancora sta generando al mondo della scuola. Dal 15 giugno alla giornata di ieri sono stati 15 mila i volumi scolastici acquistati dal punto vendita di Lodi, come ci spiega la responsabile Angela Floridia. «E ci aspettiamo di acquistane ancora altri 5-6 mila prima dell’inizio delle scuole». Il pagamento è in contanti ed è pari al 20 per cento del prezzo di copertina. I criteri perché il libro sia accettato non stanno tanto nelle condizioni del libro, quanto nel mercato che ha quel volume - se è ancora adottato dalle scuole e se tra i volumi ricercati e acquistati in quella filiale - e nella presenza di tutti gli allegati al volume stesso, come i supporti digitali, dal cd al dvd. «I ragazzi delle scuole superiori vengono in gruppo spesso, di solito alla fine della maturità - racconta ancora Angela -: condividono l’esperienza e poi sono felici di avere subito i contanti per farsi una piccola vacanza. È bello vederli qui, tutti insieme, con le loro valigie, i borsoni carichi di libri. Quest’anno abbiamo registrato in loro tanta voglia di tornare a scuola e molta fiducia del rientro in classe: non abbiamo registrato flessioni di alcun tipo, anzi».

Per gli alunni delle scuole medie spesso sono i genitori a gestire la pratica-libri. «Quest’anno abbiamo registrato invece un po’ di ansia e preoccupazione tra i genitori, anche per il ritardo sul fronte della dote scuola regionale, che a molti non è ancora arrivata: è uno strumento utile, perché riesce a coprire per molti quasi interamente il costo dei libri e quest’anno a mio avviso sarebbe stato importante averla con anticipo». Anche per assicurare una risposta a quelle famiglie che stanno vivendo, o hanno vissuto, una riduzione del reddito a causa dell’emergenza. In tanti, quest’anno, chiedono anche se i libri nuovi acquistati hanno versioni digitali, che spesso è possibile scaricare tramite un codice, per il timore di un ritorno della didattica a distanza.

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