Cani e gatti avvelenati, giallo a Caselle

Da sabato 7 animali morti, due salvati in extremis

È giallo a Caselle Landi sui misteriosi avvelenamenti di animali che da sabato hanno cominciato a mietere vittime. Per ora il “bollettino di guerra” parla di tre cani e quattro gatti. Due amici a quattro zampe invece sono stati salvati dai loro stessi padroni. A denunciare la strage di animali che si sta consumando nella Bassa è la giovane Laura Covelli di Caselle Landi, che nel 2008 perse il suo cane sempre a causa di un boccone molto più che amaro. Velenoso.

«Non è la prima volta che a Caselle si verificano fatti del genere - ha raccontato Laura -, vale a dire lo spargimento di sostanze velenose in paese e nelle aree limitrofe alle cascine in località Mezzanone, ma anche nella frazione Gerrone». «In questi ultimi giorni - ha continuato la Covelli - sono morti diversi animali domestici, in particolare tre cani e quattro gatti». «I sintomi riscontrati sono stati quelli dell’avvelenamento - ha proseguito la Covelli - e quindi bava alla bocca, animali barcollanti e in alcuni casi addirittura lingua blu. Di bocconi infatti non ne sono stati ritrovati per il momento».

A Cascina Po Morto, sabato sono morti tre cani mentre due sono stati salvati dai padroni. Per Whisky, Desolina e Diana non c’è stato nulla da fare: gli amici a quattro zampe sono stati ritrovati già senza vita. «Matilde e Leon invece li abbiamo salvati - hanno raccontato i padroni - perché appena li abbiamo visti rientrare in cortile e vomitare, abbiamo provveduto a effettuare la terapia per il veleno: prima ha cominciato a star male uno e dopo un quarto d’ora l’altro». Anche del loro gatto purtroppo i residenti di cascina Po Morto non hanno più notizie. In questo caso è difficile dire se il gatto sia stato avvelenato o se sia solo allontanato, però. La notizia in questi giorni ha già fatto il giro del paese e il problema è stato portato anche all’attenzione dell’amministrazione comunale.

«Quanto si sta verificando non è accettabile - ha dichiarato il vicesindaco Roberto Tantardini - chi avvelena gli animali si comporta come un vigliacco». «Premesso che non esiste un motivo valido per uccidere un animale - ha continuato Tantardini -, non capisco come si possa mettere a repentaglio la vita di animali innocenti». «Ormai sono anni che nel periodo di pausa della caccia si riscontra questo problema», ha sottolineato la Covelli, che ha chiesto aiuto al Servizio volontario di vigilanza della Provincia di Lodi (direzione fauna e ambiente) che si è subito reso disponibile per effettuare controlli a tappeto sul territorio di Caselle Landi per individuare il probabile posizionamento di esche e bocconi avvelenati a cui purtroppo qualcuno ancora ricorre, in maniera illecita, per limitare il numero di volpi.

Allo stesso tempo però l’invito è quello ad evitare che i propri animali vaghino fuori dalla proprietà.

Nella Bassa nel corso dell’anno appena trascorso, casi di avvelenamento ai danni degli animali si erano verificati anche a Somaglia e a San Rocco al Porto, vittime mirate però furono i felini mentre a Casale toccò a un cane.

Sara Gambarini

© RIPRODUZIONE RISERVATA