Calano i depositi bancari nel Lodigiano

Calano i depositi nelle banche e aumentano i prestiti. Il Lodigiano si scopre un po’ più povero. A dirlo sono i dati contenuti nel Rapporto annuale sull’economia lombarda stilato dalla Banca d’Italia e pubblicato lo scorso giugno. Lo studio di Bankitalia mette a confronto depositi bancari e prestiti, provincia per provincia, per gli anni 2008, 2009 e 2010. E così si scopre che la tendenza, in gran parte della Lombardia, è quella di una diminuzione dei depositi bancari. Segno che le famiglie hanno scoperto altre forme di investimento, ma anche che la propensione al risparmio (in Italia tradizionalmente molto elevata) è stata scalfita dalla crisi economica.

Il dato più significativo, come detto, è quello dei depositi bancari di famiglie e imprese. In provincia di Lodi a fine 2010 i depositi ammontavano a 3 miliardi 21 milioni di euro, in calo di 43 milioni di euro rispetto al 2009 (3 miliardi e 64 milioni di euro). Nel 2008 invece i depositi raggiungevano 3 miliardi 17 milioni di euro. L’andamento, dunque, è quello di una “campana”, con i depositi che sono aumentati tra il 2008 e il 2009, salvo poi diminuire nel 2010. Lo scorso anno il totale dei depositi bancari in Lombardia ammontava a 187 miliardi 71 milioni di euro.

«Le ragioni del calo dei depositi sono molteplici - spiega Luigi Negri, direttore generale della Banca Popolare di Lodi, il principale istituto di credito del territorio - mi limito a indicarne tre particolarmente rilevanti: la prima è che una quota dei depositi è stata investita in prodotti di banca assicurazione, la seconda è che hanno preso piede banche virtuali on-line che non hanno sedi locali, la terza è che effettivamente è diminuita la propensione al risparmio, segno che la crisi si fa sentire».

L’altro dato utile a fotografare l’andamento economico del Lodigiano, sempre su fonti Bankitalia, è quello dei prestiti bancari (esclusi pronti contro termine e sofferenze). In provincia di Lodi i prestiti sono passati da 5 miliardi 145 milioni del 2008 a 5 miliardi 127 milioni del 2009, per salire a 5 miliardi 769 milioni nel 2010, facendo dunque registrare un incremento di 642 milioni di euro. L’aumento dei prestiti nel corso del 2010 si registra in tutte le province lombarde, eccezion fatta per la provincia di Milano, dove sono diminuiti di circa 7 miliardi di euro, passando da 277 miliardi 942 milioni a 270 miliardi 371 milioni. Il totale dei prestiti bancari in Lombardia nel 2010 ha raggiunto quota 477 miliardi 27 milioni di euro, l’equivalente di dieci robuste manovre finanziarie.

«L’aumento degli impieghi nel corso del 2010 si è registrato a livello nazionale - sottolinea Negri -, le famiglie si sono indebitate maggiormente e, specie nel caso della Lombardia, si sono registrati pagamenti per lo stato di avanzamento lavori di interventi privati. Nel territorio lodigiano il 2010 ha fatto registrare una forte crescita degli investimenti nel settore delle energie alternative, soprattutto solare. Non a caso nel corso dell’ultimo anno la Bpl ha visto crescere gli impieghi di circa il 9 per cento, che arrivano al 15 per cento circa nell’area di Lodi».

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