Finalmente una buona notizia! Dopo tante vicende, troppe vicende!, nelle quali la perdita dei posti di lavoro ha lasciato ripercussioni tragiche sulle persone e sul territorio lodigiano, ora pare aprirsi una straordinaria opportunità di crescita economica ed occupazionale. Per i terreni limitrofi alla centrale Sorgenia, è stato presentato un progetto che prevede la realizzazione di serre per attività florovivaistica, che si avvarrà del calore che esce dalla centrale. I contorni dell’ipotizzato investimento sono ancora vaghi, ma sembrerebbe possibile un saldo occupazionale complessivo, a regime, di circa 200 persone. È una notizia davvero molto positiva: si tratta di una nuova azienda che si insedia nella provincia e la cui considerevole attività non potrà che divenire riferimento per l’intero Basso Lodigiano. Lo sarà da subito: infatti la realizzazione della struttura, che si prevede imponente, richiederà molto lavoro: un’occasione d’oro per le aziende locali, che a nostro parere dovranno godere di concrete forme di priorità negli appalti. Questo si tradurrebbe, di riflesso, in un beneficio anche per l’occupazione locale. In tempi di crisi economica prolungata, la presenza di queste commesse può davvero essere ben più di uno spiraglio di ottimismo. Quando poi entrerà in funzione l’impianto di coltivazione florovivaistica, duecento persone che passano dall’inattività all’occupazione, dall’assenza di salario ad un salario certo, si tradurranno in un volano economico finora impensabile per l’intero circondario. Sarà ricchezza aggiuntiva importantissima, che si riverbererà inevitabilmente sull’economia, spicciola o ragguardevole, dei nostri paesi.Dobbiamo inoltre tenere in debita considerazione quale indotto può creare un insediamento imprenditoriale di tale dimensioni. Attività di manutenzione, trasporto, pulizia, ristorazione e tante altre potrebbero sommare nuova occupazione a quella dei dipendenti diretti della Società. Una valutazione importante riguarda infine l’apporto della costituenda Società al settore agricolo lodigiano, nel quale sono già presenti attività di florovivaismo, però marginali nel contesto del settore. Una diversificazione di tale portata arricchirà indubbiamente l’agricoltura lodigiana, aprendo magari ulteriori spiragli alla produzione agricola, che negli ultimi tempi si è invece molto protesa verso progetti agroenergetici.La Cisl è pronta a sostenere il progetto di insediamento delle serre con innovazione e consapevolezza: ci auguriamo facciano altrettanto le Istituzioni e gli Enti Locali. Ognuno rinunci all’esasperazione del proprio legittimo interesse particolare e si sforzi davvero di operare in un quadro complessivo di bene sociale del territorio. Non dobbiamo soggiacere supini alle future richieste che l’Azienda eventualmente formulerà: al contrario, vi è un ruolo di rappresentanza che è diritto e dovere di ognuno esercitare. Facciamolo però con una grande capacità: legare questa ottima opportunità alle attuali vicende sociali ed economiche del territorio, con spirito fortemente collaborativo e partecipe, sarà determinante per creare le condizioni di una inversione di tendenza, sia in campo occupazionale che per l’economia del territorio in generale.
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