Brembio cancella la Notte bianca

Brembio cancella la Notte bianca prevista per il 24 agosto: è la conseguenza degli ultimi fatti accaduti in paese con protagonisti alcuni giovani del luogo e di fuori, sabato sera scorso contrapposti in un duro faccia a faccia con i carabinieri culminato nell’arresto di un 26enne. Ma a pesare sulla scelta dell’amministrazione, più che l’episodio di sabato, è «il clima che da qualche tempo si respira e per cui le regole sono sempre più labili». Per i commercianti previste comunque altre iniziative. Un gesto da parte dell’amministrazione comunale era nell’aria, e già lunedì sera nella riunione tra Comune, associazioni di volontariato e commercianti l’orientamento era quello di sospendere la prevista Notte bianca. Dopo un confronto anche con le forze dell’ordine, la decisione è diventata ufficiale, e lo comunica il sindaco Giuseppe Sozzi. «Abbiamo deciso di non svolgere la Notte bianca ma di garantire il sostegno al commercio locale attraverso altre iniziative che saranno collegate alla sagra, a partire magari già dall’ultima settimana di agosto - afferma Sozzi -. L’idea è quella di togliere ogni pretesto e occasione a chi pensa di potersi muovere al limite delle regole. Visto che la Notte bianca per tradizione è un momento di festa dove ci si avvicina o si superano le norme solitamente in vigore, a partire dagli orari, abbiamo ritenuto che annullarla fosse un segnale abbastanza forte per tutta la comunità. Al suo posto, per sostenere il commercio locale, pensiamo a iniziative più tranquille e con un pubblico più maturo, da svolgere nella prima serata o nel tardo pomeriggio».

La decisione però non vuole essere punitiva per nessuno, tanto meno per i giovani. «Ci sono stati degli episodi, ma non voglio riferirmi a quelli - prosegue Sozzi -. È il clima che non va bene: quando ci si spinge continuamente al limite, poi l’episodio è inevitabile che capiti. Nessuno può pensare che a Brembio si possa fare qualsiasi cosa senza controllo. Io spero che questo messaggio sia recepito da tutti e che tutti insieme si torni a costruire una modalità di divertimento più sana e più rispettosa degli altri. In un ambito del genere, ogni raduno è ben accetto. Diversamente, l’amministrazione non intende subire tutto passivamente».

La scelta non è condivisa da tutti e in paese soprattutto un consistente gruppo di giovani sembra contestare questa lettura di Brembio paese insicuro. «Ma la lettura non è quella di Brembio paese insicuro, anzi Brembio è un paese straordinariamente ricco di umanità e di solidarietà , come dimostrano le tante iniziative, ultima delle quali il fondo anticrisi - conclude Sozzi -. Ma è proprio per questo che dobbiamo tutti insieme assumerci la responsabilità, come comunità, di sapere mettere un freno ad atteggiamenti troppo spinti. C’è l’amministrazione e ci sono le famiglie, ma ci sono anche le associazioni e gli esercenti, tutti insieme dobbiamo impegnarci in questo percorso. Capisco che qualcuno non condivida questa scelta, ma a volte è necessario un gesto forte da parte dell’amministrazione. Confido che più avanti tutti capiscano».

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