BORGO Torna a casa l’imprenditore dopo il grave incidente in moto

Il 53enne Luigi Zucca ringrazia i dipendenti che sul Cittadino gli avevano mandato un affettuoso messaggio di auguri

È tornato a casa nei giorni scorsi. Attorniato dall’affetto dei propri cari, degli amici e dei suoi dipendenti e soci. Qualcosa che non è mai mancato a Luigi Zucca, titolare della Zucca Costruzioni, con sede a Borgo San Giovanni, rimasto coinvolto in un grave incidente in moto. Il sinistro risale alla sera dell’ 1 giugno, quando l’uomo, 53 anni, stava percorrendo la sp140 che collega il paese di residenza a Lodi Vecchio. Intorno alle 20.30 l’impatto tra la moto di proprietà di un amico che l’imprenditore stava provando e un trattore che stava invece svoltando su una strada vicinale. Zucca non ha mai perso conoscenza mentre veniva soccorso, ma i traumi multipli riportati risultavano gravissimi, con la conduzione in codice rosso con l’elicottero giunto da Como all’ospedale San Carlo di Milano. Dove Zucca è rimasto praticamente per due mesi, sino alle dimissioni dei giorni scorsi. «È dura, ma sicuramente rispetto a qualche settimana fa è un altro mondo – racconta -. Ci vorrà ancora un po’ tempo, dovrò lavorare anche io adesso con le sedute di fisioterapia, ma sicuramente non posso lamentarmi dopo quanto vissuto».

Tra qualche mese ad attenderlo ci sarà una nuova operazione al polso. Al suo fianco ci saranno sempre tutti quelli che non lo hanno mai lasciato. Tra questi, i suoi dipendenti e soci: proprio loro che alcuni giorni dopo il gravissimo incidente, proprio sulle pagine de «il Cittadino», avevano deciso di lanciare un messaggio di auguri a Zucca. «Veramente emozionante – aggiunge -. Voglio ringraziarli pubblicamente per quanto hanno fatto, ma anche per non aver mai mollato nel lavoro. Sono stati tutti fantastici. Ho ricevuto molta vicinanza, sicuramente non me lo aspettavo, sono commosso davvero per l’affetto che mi è stato tributato da tutti». I mesi più delicati sono ormai alle spalle. Periodo che sicuramente però è difficile da dimenticare. «Sono rimasto a letto per tutto questo tempo – conclude Zucca -. Difficile, non solo a livello fisico, perché sei immobilizzato lì, ma anche psicologicamente».

© RIPRODUZIONE RISERVATA