BORGHETTO Non sa recitare la formula,
per lui niente cittadinanza

Un immigrato egiziano residente in paese non è stato in grado di leggere in italiano il giuramento alla Repubblica in municipio

Finito l’iter per ottenere la cittadinanza, un egiziano di 34 anni si presenta davanti al sindaco per giurare e ottenerne il riconoscimento, ma non riesce a recitare nemmeno una parola della formula. E il primo cittadino gliela nega. È accaduto giovedì a Borghetto. «Centinaia di giuramenti fatti, ma se uno non dice una parola d’italiano non posso firmare l’atto» dice il sindaco Giovanna Gargioni. La legge prevede che gli extracomunitari residenti in Italia da almeno 10 anni possano presentare istanza per ottenere la cittadinanza. Tutta la pratica è di natura ministeriale. Una volta ottenuta la chiusura dell’istruttoria in modo favorevole, il cittadino straniero si deve presentare davanti al sindaco del comune di residenza per il giuramento di fedeltà alla Repubblica, da pronunciare «in modo chiaro e intellegibile»: «Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi dello Stato». «Nella mia esperienza di sindaco ho fatto più di un centinaio di giuramenti, e devo dire che tutti, chi bene, chi meno bene, ha saputo leggere la formula – spiega Gargioni -. In alcuni casi c’è stata anche qualche difficoltà di lettura, ma non ci siamo mai impuntati sulla pronuncia o sul singolo errore». Fino a giovedì mattina, quando si è presentato in Comune davanti al sindaco e al funzionario dell’anagrafe un cittadino egiziano residente a Borghetto. «Non è stato in grado di leggere la formula in alcun modo, nemmeno una parola, nonostante il nostro aiuto – dice il primo cittadino -. A quel punto non ho potuto confermare la cittadinanza e firmare l’atto. È un giuramento sulla Repubblica, non posso certificare il falso. Quindi ho rinviato il giuramento, come previsto dalla legge, e ho segnalato il tutto alla prefettura». Il cittadino extracomunitario può chiedere un nuovo giuramento entro 6 mesi dall’accettazione dell’istruttoria (nel suo caso, il 20 ottobre) e potrà esercitarsi con la lingua, come prescritto dalla legge, che ne indica la conoscenza almeno di livello B1. Al momento non proprio raggiunto.

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