BORGHETTO L’ex Villa Redentore era diventata come un albergo per gli spacciatori

I carabinieri trovano tracce di bivacchi anche in una casa disabitata in collina

Lo spacciatore dentro Villa Redentore passava la dose dall’inferriata del cancello al tossicodipendente senza rendersi riconoscibile e senza rischiare di poter essere intercettato durante il passaggio della droga, protetto dalla cancellata chiusa. Carabinieri e polizia locale entrano nello storico immobile e lo ripuliscono di tutti gli arredi improvvisati portati dagli spacciatori che lo usavano come base abituale. Analogo intervento in una casa collinare tra Graffignana e Miradolo. Sono i frutti dei ripetuti blitz e della rinnovata attenzione dell’Arma nei confronti delle aree dello spaccio nel quadrilatero tra Vigarolo, Graffignana, Miradolo e San Colombano.

I carabinieri di Borghetto insieme al Nucleo operativo di Lodi, con la polizia locale di Sant’Angelo, comune proprietario dell’immobile, e con la polizia locale di Borghetto, sono intervenuti nei giorni scorsi dentro Villa Redentore con un attento sopralluogo in tutte le stanze e trovando nella vecchia casa del custode materassi, buste della spesa, fornelli, tutto l’occorrente insomma per soggiornarvi stabilmente da parte degli spacciatori. Analogo allestimento è stato ritrovato in un’abitazione collinare disabitata, con tracce evidenti di utilizzo come ricovero abituale, compresi fornello a gas e caffè: la casa si trova proprio al confine tra Graffignana e Miradolo, ed era usata dai pusher per evitare spostamenti ogni giorno dall’area milanese, da cui provengono, alla collina di San Colombano. L’attività dei carabinieri di Borghetto negli ultimi 15 giorni ha preso di mira soprattutto l’area collinare di Graffignana e la zona di Vigarolo, entrambe conosciute come piazze dello spaccio. Sono stati fermati diversi consumatori provenienti da tutto il Lodigiano e anche da fuori, ad alcuni è stata sequestrata una modica quantità di stupefacenti. Una decina almeno i fogli di via comminati nelle ultime due settimane ad automobilisti fermati e controllati, accompagnati dalle segnalazioni alle rispettive Prefetture come consumatori abituali e dalla sospensione della patente. Uno stesso servizio di controllo del territorio venerdì era stato messo in campo tra San Colombano e Miradolo dai carabinieri di San Colombano con la polizia locale banina, fermati e segnalati 4 cittadini, a conferma dell’attenzione delle forze dell’ordine ma soprattutto a conferma della ripresa nelle ultime settimane dell’attività di spaccio.

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