Borella, il mago codognese del meteo: da 40 anni non sbaglia mai VIDEO

La sua precisione nel fornire le previsioni del tempo è diventata leggendaria

Mentre mezza Codogno ritirava lunedì sera i panni stesi al sole temendo l’arrivo di un acquazzone, Angelo Borella dal suo eremo in via Fiume fissava il cielo a pecorelle, certo che mai e poi mai avrebbe iniziato a piovere. Diploma classico e laurea in chimica alla statale di Pavia, addetto al laboratorio alla Montecatini a Fombio e poi alla Coim di Offanengo quando l’azienda lodigiana minacciava di chiudere, a 69 anni e in pensione il codognese Borella era e rimane il “colonello Giuliacci” della Bassa Lodigiana. Che analizza il clima da oltre quarant’anni, dalla sua stazione meteo issata al centro dell’orto-giardino. Un’oasi di pace a pochi passi dalla circonvallazione dove ha casa e conserva la vecchia strumentazione come le reliquie di una stagione ormai lontana. Abbracciando la nuova tecnologia per emettere i bollettini giornalieri leggibili sul portale meteocodogno.it che cura insieme a Marco Rescalli. Ai termometri manuali ha sostituito una centralina con un sensore che misura la temperatura e l’umidità relativa minuto per minuto, la manica a vento in sostituzione del vecchio galletto girevole (conservato per altro dall’altro lato del giardino), in cima l’anemometro che registra la velocità del vento e infine il pluviometro per misurare i millimetri di pioggia che cadono. Un ingegno di apparecchi che uniti allo studio e all’osservazione attenta gli permettono di non fare mai cilecca.

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