Banchi di scuola, commessa impossibile: a fine agosto la richiesta per 200mila pezzi

Un professionista lodigiano ha ricevuto la domanda di preventivo a pochi giorni dall’inizio delle lezioni

Tra gli addetti ai lavori, quelli seri, nessuno si stupisce del fatto che i nuovi banchi tardino ad arrivare nelle scuole di tutto lo Stivale. Un professionista lodigiano, con un’azienda solida alle spalle e una considerevole esperienza nel settore, si è visto recapitare una email il giorno mercoledì 26 agosto 2020 alle 12.40. Il mittente era una ditta di Roma, GAP srl, che chiedeva il preventivo e una stima sui tempi di consegna per l’acquisto di 200.000 (duecentomila!) banchi aventi determinate caratteristiche. Una domanda di preventivo inviata il 26 agosto, quando il suono della campanella sarebbe stato lunedì 14 settembre.

Sul sito della società che ha inviato il messaggio si legge che l’attività, nata nel 1993, si è specializzata nella produzione e commercializzazione di dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale: tute, camici, copri calzari, copri capo. Nessun riferimento alla produzione o commercializzazione di banchi. Il professionista lodigiano non ha minimamente considerato la possibilità di accettare la commessa, l’opinione che gli addetti ai lavori si sono fatti circa il bando di gara del governo per la realizzazione dei nuovi banchi è pessima.

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