Ats Milano-Lodi, minorenne il 25 per cento dei contagiati

L’invito dei sanitari agli adolescenti a vaccinarsi per tornare alla normalità

I minori rappresentano il 25 per cento dei contagiati nell’Ats di Milano e Lodi. A marzo del 2020, i minorenni rappresentavano il 5 per cento del totale dei contagiati. La percentuale ha iniziato a innalzarsi velocemente, da marzo di quest’anno, fino ad arrivare al 25 per cento attuale, anche per effetto della copertura vaccinale nelle altre fasce della popolazione. In questi giorni, è oggetto di discussione la campagna vaccinale nella fascia “under 12”. «Al momento, in questa settimana di scuola, io non ho ancora avuto bimbi di classi in quarantena - spiega la pediatra di Tavazzano Mariagrazia Minoia -. So di colleghe che ne hanno avuti, me li aspetto. Per quanto riguarda i ricoveri, da quando siamo in pandemia, ricordo di averne ricoverati due, un bimbetto di 45 giorni e un piccolo di 2 anni e mezzo. Gli altri, tra i 6 e i 12 anni sono stati gestiti da me a casa. Sono andati tutti bene. Adesso è in corso la campagna vaccinale per gli “over 12”. Io sono favorevole. I miei si stanno vaccinando o sono già vaccinati. Nella fase adolescenziale è importante, altrimenti non usciamo più».

Minoia non ha dubbi. «Gli adolescenti in genere non rispettano molto il distanziamento, si mescolano tra loro - dice -. La vaccinazione ci permette un minimo di vita normale. Mi piacerebbe arrivare alla fine di questa epidemia». Per quanto riguarda la fascia dai 5 ai 12 anni si sta aspettando l’ok di Ema e Aifa, «ma io - dice la pediatra - sono dell’idea che se ci immunizziamo ce la facciamo prima. Il Covid in età pediatrica non dà grossi problemi, ma ci sono stati anche a Lodi dei casi in cui l’autoimmunità ha scatenato delle forme simil Kawasaki e anche casi di long Covid: sintomi che si protraggono nel tempo, con sindromi reumatiche e dolori muscolari. Quindi bisogna stare in allerta. I vaccinati, certo, possono ammalarsi, ma in modo molto più sereno e tranquillo».

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