Ampliamento Icr, trattativa “no stop”

All’Icr la strada che porta all’accordo è lunga e ingarbugliata. Quel che conta, però, è che la trattativa tra il colosso dei profumi e i sindacati proceda senza che il tavolo “salti”. Come è noto, Icr ha avanzato un progetto che prevede l’ampliamento dello stabilimento - situato sulla strada che da Lodi porta a Boffalora - e nuove assunzioni, ma ci sono ancora molti dettagli da definire.

Ieri pomeriggio, dalle 14 alle 17, si è tenuto l’ennesimo incontro tra le parti, un vertice sul quale aleggia il massimo riserbo: oggi Cgil, Cisl e Uil incontreranno i lavoratori per approfondire alcuni degli aspetti emersi nel corso dell’incontro. Nessuno vuole sbilanciarsi prima che i diretti interessati siano in possesso delle informazioni e, soprattutto, nessuno vuole pregiudicare una trattativa così delicata. A occuparsi della questione ci sono i tre referenti dei chimici: Francesco Cisarri per la Filcem Cgil, Giampiero Bernazzani per la Femca Cisl e Francesco Montinaro per la Uilcem.

Secondo alcune indiscrezioni, ieri l’azienda e le parti sociali si sono ritrovate a discutere di alcuni punti legati all’ampliamento con posizioni ancora distanti. Nonostante questo, i protagonisti sono fiduciosi e ritengono che le diverse posizioni possano avvicinarsi.

Alcuni aspetti devono ancora essere approfonditi, sia da parte di Icr che da Cgil, Cisl e Uil. Tutti sono al lavoro per trovare una soluzione, un’operazione che fin dall’inizio è sembrata piuttosto difficile. Alcuni degli argomenti affrontati, infatti, prevedevano numerose deroghe al contratto nazionale dei chimici e alle norme di legge.

Il nodo più complesso sarebbe quello legato all’occupazione. All’inizio del confronto, Icr aveva presentato la seguente proposta: 290 dipendenti sarebbero rimasti in capo all’azienda e 380 sarebbero stati assunti dalle cooperative. Di questi, però, 130 sarebbero stati assunti a tempo indeterminato da una società interinale, mentre 250 sarebbero stati assunti a tempo determinato da un’altra agenzia interinale, per poi essere utilizzati “in somministrazione”. Da questo punto di vista, al tavolo qualcuno ha spinto per una maggiore stabilizzazione dell’occupazione.

Non è chiaro se nel frattempo i numeri siano cambiati, quel che è certo è che l’intesa “intreccia” contratti diversi e coinvolge gli interinali e il mondo delle cooperative.

Quella dell’Icr è una partita a cui guarda con attenzione anche il Comune di Lodi. A fronte di nuove assunzioni, infatti, il Broletto aveva deciso di garantire all’azienda uno “sconto” di oltre un milione di euro sugli oneri di urbanizzazione.

In ogni caso, i sindacati torneranno presto a trattare: il prossimo appuntamento è già stato fissato sul calendario e si terrà il 4 giugno.

Greta Boni

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