ALCOL Quattro minorenni incoscienti:
commerciante di Lodi finisce nei guai

Denunciata dalla polizia una donna, titolare di un’attività in centro

Non solo il fenomeno della violenza, del bullismo, della forza esercitata da adolescenti, a volte poco più che bambini, per avere ragione sui coetanei e rubare loro pochi soldi, capi d’abbigliamento e accessori per cellulari. Da mesi «Il Cittadino» denuncia anche lo smodato uso di bevande alcoliche da parte sempre di un numero sempre più elevato di minorenni.

Il fenomeno è concentrato soprattutto nei fine settimana, in particolare in alcune zone di corso Umberto, corso Vittorio Emanuele, piazza Castello e piazzale Matteotti, dove i gruppi di ragazzini si ritrovano venendo riforniti a volte da maggiorenni. Altre volte invece, sono direttamente alcuni titolari di locali a consegnare le bevande a forte gradazione alcolica a ragazzi che non hanno neanche 16 anni.

Attività di indagine che ha portato la polizia di Stato a identificare i minori che hanno assunto le bevande alcoliche. In particolare, sono quattro quelli che sono stati soccorsi per strada per poi essere condotti al pronto soccorso per “intossicazione etilica con perdita di coscienza”, da quanto si apprende. Ma non solo. L’attività della questura ha portato anche all’identificazione di una donna, titolare di un esercizio in pieno centro, che vendeva alcolici e superalcolici anche a minori di 16 anni. Una condotta che le è costata il deferimento in stato di libertà all’autorità giudiziaria. Ma non sarebbe la sola da quanto lasciato trapelare dalla questura. Anche un altro commerciante infatti è risultato essere tra coloro che vendono alcolici a ragazzi compresi in questo caso nella fascia d’età tra i 16 ed i 18 anni, quindi punibile, vista la minore età dei compratori. Dagli uffici di piazza Castello si stanno valutando i provvedimenti amministrativi da adottare.

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