Agente di polizia locale originario di Lodi arrestato nel Bresciano per furti ai suoi colleghi

Derubata più volte anche una sua vicina di casa, adesso è ai domiciliari

Arresti domiciliari a Lodi, la città dove aveva vissuto per diversi anni e dove ancora abita un fratello, che per i prossimi mesi lo deve ospitare per questa pesante incombenza, per un agente di polizia locale, l.D., 36 anni, originario della Campania, che nell’agosto del 2018 aveva vinto il concorso per un posto di lavoro a tempo indeterminato presso il Comune di Concesio, nel Bresciano. Ieri mattina i carabinieri della stazione di Gussago e della compagnia di Gardone Valtrompia hanno dato esecuzione alla misura cautelare che il gip di Brescia ha spiccato a carico dell’agente, ritenuti sussistere diversi indizi di colpevolezza. Gli episodi contestati risalgono ai mesi scorsi: una sua vicina di casa, a Brescia dove il lodigiano si era trasferito a vivere, aveva subito diversi furti in abitazione, per un totale di 3mila euro, e si era anche munita di telecamera per scoprire il ladro. Telecamera che però era stata a sua volta rubata.

Nello stesso periodo, ai quattro colleghi vigili di Concesio erano cominciati a sparire monili e contanti, all’interno dell’ufficio. Il vigile lodigiano avrebbe fatto parziali ammissioni per i furti ai danni della vicina, mentre in tre “compro oro” di Concesio, Gussago e Cellatica, i carabinieri hanno trovato vendite, effettuate a nome del vigile sospettato, di preziosi compatibili con quelli scomparsi ai colleghi.

Dato che una delle vittime era la vicina di casa, il gip non ha ritenuto praticabili i domiciliari nell’appartamento in uso al vigile a Brescia, e si è così cercata una soluzione alternativa, appunto a Lodi. Sarà quindi il gip di Lodi a tenere nei prossimi giorni l’interrogatorio dell’agente. «È una vicenda che fa molto male - spiega il sindaco di Concesio Agostino Damiolini - e capita per di più in un periodo nel quale il nostro Comune si stava riprendendo dopo una fase travagliata. Per fortuna i colleghi non hanno avuto grossi ammanchi e non riusciamo a spiegarci il perché di questi comportamenti che vengono contestati dall'inchiesta al nostro dipendente».

In passato risulta avesse lavorato con contratti trimestrali sul Lago di Garda mentre al comando della polizia locale di Lodi non hanno neppure idea di chi possa essere.

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