A Santa Chiara non ci sono positivi al virus

Secondo i vertici della casa di riposo, da maggio non ci sono stati più casi di Covid-19

Zero positivi a Santa Chiara. È dal mese di maggio che all’interno della casa di riposo di via Paolo Gorini non si verificano casi di Covid-19. Lo afferma il presidente della fondazione Corrado Sancilio, il quale nella giornata di lunedì ha partecipato alla commissione convocata in Comune per l’illustrazione del bilancio consultivo 2019. «La situazione vissuta in Santa Chiara rimanda l’attenzione al mese si febbraio, ovvero allo scoppio dell’epidemia - spiega il presidente -. Un situazione drammatica che ha vissuto anche il cda insediato solo da qualche mese. Una situazione che ha visto impegnato tutto il personale nei vari ruoli facendo leva sul proprio livello professionale. Al picco del mese di marzo è seguito una relativa normalizzazione di aprile per poi arrivare a una completa normalizzazione a partire dal mese di maggio. Da maggio a tutt’oggi non si registrano più casi di Covid positivi - continua Sancilio -. Gli ospiti con una media di 84/85 anni di età con pluripatologie e il personale sono saltuariamente sottoposti a tamponi molecolari e sierologici, ad oggi poco più di 1500 tutti negativi».

«Oggi si aprono nuove prospettive con i test rapidi che consentiranno un controllo più tempestivo. Questo vuol dire che c’è la massima attenzione da parte di tutti. Da metà luglio sono riprese le entrate di nuovi ospiti nel rispetto di un rigido protocollo, che andranno gradualmente ad occupare i posti vuoti. Nonostante la situazione finanziaria il cda, considerata la situazione sociale, non ha ritenuto opportuno aumentare le rette che sono tali da tre anni. Oggi la situazione è molto migliorata sotto tutti gli aspetti, offrendo una notevole condizione di vita fatta di serenità e tranquillità», così conclude Sancilio. Durante la commissione in Broletto sono state date informazioni sul bilancio 2019, che a fine dicembre si è chiuso con un avanzo di 170.653,76 euro, al netto di oneri finanziari e imposte per un totale di circa 22mila euro. Il valore della produzione ha avuto un incremento del 4 per cento, per i ricavi da prestazioni erogate il saldo risulta invece negativo sul 2018 per un importo di circa 39mila euro, di cui circa 32mila relativi alla riduzione di contributi regionali. Il cda è in attesa di capire quali decisioni prenderà Regione Lombardia.

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