A pagare sono sempre i pensionati

Strano, il mio Paese! Tutti i giornali hanno raccontato che più della metà dei pensionati italiani (milioni!) percepiscono una pensione inferiore a 500 euro mensili, ma non pochi hanno sostenuto la tesi che tassare i redditi di 90mila euro l’anno è ingiusto, perché godere di uno stipendio da quattromila euro al mese non vuol dire godere di uno stipendio da ricchi.

Se vogliamo scherzare, scherziamo pure, ma per me e per il mio amico Giordano percepire quattromila euro al mese per 12 mesi filati è un bel prenderli (ma bello davvero!) e chi mi contraddice è uno che non sa cosa vuol dire mantenere una famiglia come Giordano che è in pensione da tempo e, dopo più di 35 anni di Polenghi Lombardo, porta a casa ogni mese una pensione che lo costringe ogni giorno a fare salti mortali per dare da mangiare ai suoi. Così, non bada ai suoi anni e, un giorno sì e uno no, si prende la sua bicicletta e dalla Fontana, dove abita, pedala fino in viale Italia dove ha trovato che il Carrefour vendeva il pane meno caro di tutti a Lodi, 1,99 euro al chilo. Si diceva fortunato, perché nessun fornaio vendeva a Lodi il pane a così buon prezzo e con tutti magnificava il Carrefour che l’aveva indovinata. Aveva fatto del prezzo del pane un prezzo civetta, col quale si era fatto un sacco di clienti che, con il pane a buon prezzo, compravano anche il resto. La storia andò avanti a lungo, perché - pensava il mio amico - il Carrefour l’ha capita e il prezzo del pane lo aveva bloccato per anni... Ho detto che il Carrefour “vendeva”, perché col prezzo del pane aveva trovato una efficacissima forma di propaganda, “vendeva e aveva bloccato il prezzo”, ma da qualche tempo anche al Carrefour è cambiato registro e in tre mesi Carrefour ha aumentato il prezzo del pane per ben tre volte e così il pane che costava 1,99 al kg è passato a 2,20, poi 2,40 e adesso a 2,60 (la settimana prossima non sappiamo a che prezzo arriverà...). Bene! Cioè male, perché, non dimentichiamolo mai, nel nostro Paese c’è chi dice che con 4mila euro al mese non c’è da scialare, ma dimentica che con certe pensioni sotto i mille euro c’è gente che fatica a tirare avanti e il mio amico Giordano non è in difficoltà solo a comprare il pane che in tre mesi è aumentato del 30 per cento, ma sa che è aumentato anche il latte e l’olio e la farina e la frutta e i detersivi e i formaggi e la carne e... Adesso si sta facendo una gran manovra da noi, in Italia, ma sarà certamente una gran porcata, perché là dove c’è chi si lamenta a nome di chi prende 4mila euro al mese, nessuno pensa ai poveri cristi che fanno fatica a comprare il pane. È mille volte iniquo tutto questo e la dice lunga sulla superficialità, l’indifferenza, la crudeltà e la stupidità della società in cui viviamo: questa società non capisce neanche che una corda troppo tesa si spezza. Come il mio amico Giordano ce ne sono tanti che non ne possono più, perché proprio non ce la fanno a preoccuparsi solo di chi prende 4mila euro al mese: è un sacrilegio e nel nostro paese avviene anche questo. Anche questa volta saranno i poveri diavoli a pagare la manovra per salvare l’Italia, anche se è vero che i poveri diavoli ne hanno pochi di soldi: ne hanno pochi, ma i poveri diavoli sono tanti.

Strano il mio Paese? No, mille volte ingiusto.

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