Ma all’ufficio tecnico del Comune non hanno visto questa porcheria?

Gentile Direttore,la faccio partecipe, assieme ai suoi lettori, di un cattivo esempio di ripristino della pavimentazione dopo i lavori su una qualche tubatura interrata. Siamo nel tratto di zona pedonale che collega Piazza Gobetti e Piazza Martiri della libertà, per capirci tra l’asilo Serena e la “muraglia”. Dopo aver completato, qualche settimana fa, i necessari lavori di scavo la pavimentazione è stata ricostruita in modo che più disastroso non poteva essere: qualche badilata di asfalto, una striscia di mattonelle cementate alla bell’ e meglio ed una decina di piastrellone, diverse dalle originali, messe così male che si sono già infossate generando un pericoloso scalino. Quello che mi domando è come mai sia possibile che una soggetto esterno (servizio elettrico, idrico o telefonia che sia) possa permettersi di lasciarsi alle spalle una simile porcheria? Non dovrebbe riconsegnare l’area come l’ha trovata? Non è previsto che al termine lavori un geometra dell’Ufficio Tecnico del Comune si rechi sul posto e certifichi l’esecuzione dei lavori “a regola d’arte”? E non mi si venga a dire che è una situazione provvisoria, perché il comparto è pieno di rattoppi e pezze, presunti temporanei, che in vent’anni hanno creato davvero un curiosissimo puzzle. Il fatto che si tratti dell’estrema periferia e non del salotto buono del centro ne è forse il motivo? Eppure non noto tutte queste differenze quando si tratta di riscuotere le tasse comunali.Certamente la città ha ben altri e più grossi problemi, ma ritengo che anche da queste piccole cose si dimostri la cura nell’amministrare la nostra Lodi. Un bel giro di vite, pensando un po’ meno ai massimi sistemi o a progetti faraonici, ritengo sia necessario.

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