Società operaia colpita dal lutto: un malore fatale per Otello Bosio

«Scompare dopo l’ultima opera di bene»

Se n’è andato all’improvviso dopo aver coronato il suo ultimo sogno. Dare una casa ai più bisognosi. Otello Bosio, 68 anni, presidente della Società operaia di mutuo soccorso, è stato stroncato da un infarto, mercoledì mattina, intorno alle 11.30. Aveva appena ottenuto i complimenti dall’Ats e dai servizi sociali del Comune di Lodi per i lavori eseguiti nei 3 bilocali realizzati sopra la società, al 7 di via Callisto Piazza. Voleva restituire alla città, sotto forma di servizi, l’aiuto ricevuto dopo il maxi incendio di qualche anno fa. La riunione era finita e Bosio era contento che tutto fosse andato bene. Erano le 11.20. Tutti se n’erano andati: «Vado in ufficio e poi le porto le chiavi dei tre bilocali», ha detto alla signora che collabora con la Società operaia. La donna non vendendolo tornare ha preferito controllare: Bosio era riverso per terra, nell’ufficio, all’interno del cortile della Società operaia. Subito è partita l’allerta al 118. Gli operatori sanitari hanno provato per un’ora e mezza a rianimarlo, ma non c’è stato nulla da fare. Bosio lascia la moglie Giovanna, la figlia Paola, le nipoti Sofia e Alice e un vuoto incredibile nelle persone intorno a lui. Bosio aveva problemi di cuore, ma era in cura da anni e non si dimenticava mai di prendere le medicine.

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