Lodi, a due anni dal rogo al centro cottura è rimasto tutto come prima

Mobili e utensili accatastati al piano terra della scuola Don Milani, dove regnano degrado e sporcizia

A due anni di distanza dall’incendio, il centro cottura di via Salvemini è ancora in attesa di un intervento. Superata la porta d’ingresso, al piano terra della scuola Don Milani, un carrello della spesa pieno di sporcizia staziona nel corridoio. Fornelli impolverati e pentole sporche se ne stanno al centro del primo locale, a fare da contorno tubi, coperchi e foglie. Nell’aria c’è odore di sporcizia e di pareti prese d’assalto dal fumo, il soffitto e le colonne si presentano con l’intonaco a macchia di leopardo. Tutti gli strumenti di lavoro sono stati accatastati in un angolo, nella sala più ampia: tavoli, carrelli, assi, contenitori di varie dimensioni.

Subito dopo il rogo i locali della mensa comunale della scuola Don Milani sono stati dichiarati inagibili, rendendo di fatto impossibile l’uso dello spazio cottura e dello spazio adibito al confezionamento dei pasti a domicilio. Il Broletto aveva così deciso di spostare il servizio presso il Clerici, centro di formazione professionale di via Gorini.

L’aula da cui era partito l’incendio e quella accanto erano state completamente distrutte e il materiale presente all’interno era stato bruciato. Le opere di messa in sicurezza dell’istituto erano partite alla fine del 2015, per poi essere terminate a settembre 2016. Un intervento per un importo a base d’asta di circa 240mila euro.

Non è detto che il “rebus” del centro cottura sia destinato a risolversi in tempi brevi. L’allestimento dei nuovi locali era una delle richieste inserite dall’amministrazione comunale all’interno del bando mense, una maxi gara di 9 milioni 750mila euro che è stata vinta dalla Elior Milano. La società Serist, però, ha fatto ricorso al Tar Lombardia dopo essere arrivata terza in graduatoria. Il Tribunale amministrativo regionale non ha accolto la richiesta di sospensiva sulla gara per la refezione scolastica, mentre l’udienza per discutere della richiesta di annullamento è stata fissata a gennaio. L’assessore all’istruzione Giusi Molinari ha già avuto modo di sottolineare che il servizio delle mense comunali sarà svolto regolarmente e con continuità. Sul futuro del centro cottura, Molinari osserva che a questo punto «dobbiamo capire come muoverci», la giunta si consulterà anche con il proprio legale.

La gara era stata svolta dalla Centrale unica di committenza della Provincia di Lodi ed era stata bandita durante il periodo del commissario Mariano Savastano.

Il servizio è stato assegnato per cinque anni: partito il primo settembre 2017, durerà fino al 31 agosto 2022. Oltre al centro cottura della scuola Don Milani, la società vincitrice del bando deve occuparsi di quello dell’Arcobaleno a San Fereolo.

Greta Boni

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