Vaccini obbligatori nelle scuole, Lodi maglia nera per le segnalazioni alla Regione

Solo lo 0,6% degli istituti avrebbe fornito i dati. Provveditore scettico sui numeri

Solo una scuola sulle 153 della provincia di Lodi frequentate da ragazzi tra i 6 e i 16 anni avrebbe fornito all’Asst (l’ex Azienda ospedaliera) i dati di autocertificazioni o documenti presentati dai genitori per attestare che i propri figli hanno completato il ciclo delle vaccinazioni obbligatorie. Si tratta dello 0,6 per cento. Il termine da rispettare era il 31 ottobre. Lo ha reso noto sabato pomeriggio l’assessorato alla sanità regionale.
«Questi dati però non mi convincono - osserva il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale (ex provveditorato) di Lodi Juri Coppi -: per come noi contiamo le scuole, in tutta la provincia ci sono 29 istituti comprensivi. Ciascuno dei quali può comprendere anche una dozzina di scuole intese come edifici. Al numero di 153 forse ci arriviamo sommando tutti i plessi alle 29 direzioni. Ma è dalle direzioni che devono partire le comunicazioni alle Ats e quindi alla Regione, e non dalle singole scuole».
A parità di criterio di conteggio, corretto o equivoco che sia, comunque, il dato della provincia di Lodi è il peggiore della Lombardia. L’Asst Melegnano - Martesana fa segnare, ad esempio, 27 comunicazioni pervenute alle autorità sanitarie su un totale di 289 “scuole”, pari al 9,3% circa. La media dell’Ats (ex Asl) di Milano, che comprende anche Melegnano e Lodi, è del 5,7%, 95 comunicazioni inviate da 1.657 “scuole”. La media regionale è del 15,7% di scuole adempienti, 632 su 4006. La popolazione scolastica dai 6 ai 16 anni in Lombardia è di un milione e mezzo di giovani. Dalle comunicazioni pervenute a Regione Lombardia emergono quindi i numeri dei ragazzi che non hanno dichiarato di essere vaccinati e che quindi probabilmente davvero non lo sono. Si tratta di 66 per la provincia di Lodi, 1.347 per l’area del Melegnanese e della Martesana, di un totale di 4.990 per l’area dell’Ats milanese.

«In tutta la Lombardia, ci risultano 37.643 studenti che non hanno presentato la documentazione prevista dalla legge Lorenzin sull’obbligo vaccinale - dichiara l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera -. Verificheremo immediatamente la loro reale situazione e qualora risultassero inadempienti avvieremo il percorso formale di recupero già messo in atto per i nidi e le scuole dell’infanzia, per convincere i genitori a regolarizzare la situazione. Nel 2016 risultavano circa 130mila inadempienti. Saremo inflessibili fino a raggiungere quella copertura vaccinale del 95% considerata indispensabile per raggiungere l’immunità di gregge ». Le vaccinazioni obbligatorie in tutta Italia per il decreto vaccini sono 10: poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, influenza B, morbillo, rosolia, parotite e varicella.

«L’ufficio scolastico provinciale è di supporto alle scuole ma l’obbligo di comunicazione è dei dirigenti scolastici - conclude Coppi -. Criticità non me ne sono mai state segnalate, salvo casi isolati di genitori contrari a inizio anno, così come il maggior carico di lavoro derivante dal dover raccogliere e trasmettere questi dati c’è, ma non è critico. Farò chiarezza, anche perchè questi dati regionali in ufficio non mi sono ancora arrivati».

© RIPRODUZIONE RISERVATA