Cercò di “rubare” una neonata: donna di Mediglia a processo

L’episodio lo scorso luglio alla clinica Mangiagalli: la responsabile si dice pentita e vorrebbe risarcire i genitori

Si è pentita quasi subito di quello che aveva fatto. E ha annunciato di voler risarcire i genitori della neonata che provò a rapire nel luglio scorso alla clinica Mangiagalli di Milano.

La 33enne residente a Mediglia, a processo a Milano e accusata di sequestro di persona aggravato e sottrazione di minori, si è trovata per la seconda volta ieri mattina faccia a faccia con il padre della piccola che tentò di portar via, questa volta in tribunale con nuovi momenti di tensione. Gli agenti di polizia penitenziaria sono dovuti intervenire per evitare contatti tra i due.

La casalinga di Mediglia, dopo quattro mesi trascorsi in carcere, ha chiesto perdono. Ma il risarcimento, qualora ci fosse un accordo tra le parti, non aggiusterebbe le cose: il procedimento in corso non verrebbe chiuso. Forse l’offerta fatta potrebbe pesare, positivamente per l’imputata, sulla sentenza del collegio giudicante, che ha deciso di rinviare l’udienza al prossimo 14 dicembre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA