Lodi, i gioielli comunali cercano compratori

Tra i pezzi più pregiati l’edificio della prefettura, Villa Igea, il vecchio Linificio e l’ex asilo Bulloni

Il Broletto prosegue sulla strada della vendita del suo patrimonio. Alla lunghissima lista di immobili già inseriti nel piano delle alienazioni e non ancora ceduti, per un totale di quasi 40 milioni di euro, si aggiungono altre due piccole aree pubbliche. Se ne discuterà domani sera (ore 18.30) in commissione territorio del Comune.

Le nuove “offerte”

Nello specifico finiranno sul mercato una superficie all’angolo tra viale Pavia e via Griffini, a San Fereolo, un’area classificata ad uso pubblico, ampia 189 metri quadrati e del valore stimato di 13.800 euro. Per questo spazio si prevede il cambio di destinazione d’uso da servizi pubblici a verde privato. La seconda area che finirà sul mercato si trova in viale Milano, posta tra la carreggiata e un lotto di proprietà privata, classificata come porzione di strada e avente destinazione viabilistica. È ampia 428 metri quadrati e il suo valore stimato è di 31.250 euro. È previsto, con il via libera al piano di alienazioni, un cambio di destinazione d’uso come verde privato. Se otterrà l’ok del consiglio, l’ente organizzerà delle aste per la vendita delle due aree.

L’elenco dell’invenduto

Negli anni il piano delle alienazioni del municipio è arrivato a una novantina di lotti, per una cifra complessiva che supera i 39 milioni di euro. L’elenco completo è stato inserito nel documento unico di programmazione, che risale al periodo del commissario Mariano Savastano. Gli atti che hanno previsto la valorizzazione dei beni patrimoniali erano stati approvati negli anni scorsi. In diversi casi sono già state indette delle aste, andate a vuoto, e si è passati ad una trattativa privata. Tra i “gioielli” che sono stati più volte sottoposti all’interesse del mercato ci sono l’edificio di via San Fereolo 45 che è sede degli uffici del giudice di pace: due piani con annesso cortile (importo indicativo di 1,2 milioni di euro). Poi l’ex locale già utilizzato dal consiglio di zona di San Fereolo, in via Raffaello 16: la superficie commerciale è di 90 metri quadrati, valore indicativo 135mila euro. Nell’elenco anche alcuni locali adibiti ad esercizi commerciali, tra cui uno in piazza Broletto (626mila euro).

C’è poi l’immobile Villa Igea sulla strada provinciale 107 (800mila euro), il compendio immobiliare ex Linificio di via Fascetti (valore 6 milioni di euro) e l’ex asilo Bulloni in viale Piacenza (qui la perizia è stata rivista). Nella lista anche l’immobile adibito a sede della Prefettura (19 milioni di euro e mai finito all’asta). Sono stati riproposti inoltre i bagni pubblici di piazza Mercato, che erano stati rimessi a nuovo (40mila euro). In vendita anche più di 60 posti auto coperti in viale Dalmazia, dove si trova il parcheggio pubblico vicino all’Isola Carolina. In passato sia le amministrazioni Guerini che la giunta Uggetti si erano impegnate nelle vendite immobiliari, con la cessione di aree e immobili e avevano realizzato degli introiti, importanti per dare respiro al bilancio. Anche il commissario Savastano, durante i mesi del suo mandato, era riuscito a chiudere una compravendita: il locale ad uso commerciale di piazza Mercato che sino al 2012 ospitava una pizzeria da asporto era stato inserito nel 2013 nel piano. Dopo il suo insediamento il commissario aveva concluso l’accordo sulla base della soglia minima stabilita di 75mila euro e la proposta era stata accettata.

Le scelte del Broletto

Per il momento anche l’amministrazione Casanova ha deciso di procedere sulla via delle privatizzazioni immobiliari. «Il piano delle alienazioni è quello che abbiamo ereditato dal commissario straordinario Mariano Savastano e viene confermato. Procederemo ora ad alcune integrazioni su quel piano», informa l’assessore al patrimonio e lavori pubblici Claudia Rizzi.

Le nuove proposte comprendono due aree, che non sono di grandi dimensioni, e che si prevede diventino a verde privato. Il provvedimento sarà presentato domani pomeriggio ai consiglieri, nella commissione guidata da Eugenio Cerri.

Matteo Brunello

© RIPRODUZIONE RISERVATA