Via il velo alla Fiera numero 227

Extra large e più ricca di eventi: così si è presentata la manifestazione nella tradizionale conferenza alla Fondazione Lamberti

La Fiera agricola si presenta al pubblico con il nuovo marchio registrato, la vecchia locandina di Novello racchiusa in un tondo, e con le tante novità che animeranno la due giorni di martedì 14 e mercoledì 15, anzi tutta la settimana «de la Fera», perché mai come quest’anno sono tanti e ricchi gli eventi collaterali e gli appuntamenti prima e dopo. Si parte domenica con il percorso di degustazioni in centro, sotto la Loggia.

Ieri sera è andata in scena alla Fondazione Lamberti la tradizionale conferenza di presentazione della Fiera agricola, arrivata all’edizione 227. Insieme al sindaco Francesco Passerini e al consigliere delegato Matteo Zambelloni, a presentare l’evento c’erano il direttore Giovanni Ferri, il direttore di Aral, Associazione regionale allevatori lombardi, nuovo partner per la zootecnia, Massimo Battaglia, il presidente di Ascom Confcommercio membro della Camera di Commercio Metropolitana Gianluigi Bricchi, e ancora Claudio Uggetti, di Banco Bpm, altro partner della manifestazione. Per la Provincia di Lodi è intervenuto il sindaco di Casale Gianfranco Concordati.

«Il nuovo logo è l’emblema di quello che vogliamo per la nostra Fiera, abbiamo preso la locandina storica di Novello e l’abbiamo valorizzata in una nuova veste che sarà molto funzionale alla manifestazione, perché in tutti questi anni la Fiera agricola non ha mai avuto un suo marchio registrato», ha spiegato il sindaco Francesco Passerini. Accanto al nuovo logo, la Fiera da quest’anno ha anche una propria mascotte, una scultura di due metri d’altezza, «Lo contadino», opera di Pietro Bianchini che è già comparsa sui nuovi manifesti. L’opera sarà presente in Fiera per essere vista dal vero. «Accanto alle novità di immagine ci sono tante novità anche di contenuti – ha detto il consigliere delegato Matteo Zambelloni -. Tra le altre mi piace ricordare la riduzione del costo dei biglietti, ma anche gli appuntamenti collaterali per tutta la città. In Fiera avremo la fortissima componente delle vacche da latte di razza Frisona, ma quest’anno ritornano, in grande stile, anche i cavalli, mentre l’aspetto enogastronomico sarà particolarmente valorizzato nel padiglione di Confartigianato, con percorsi, degustazioni e manifestazioni apposite, e anche con alcuni nuovi partner, come gli amici del Presepe di Corno Giovine che porteranno la polenta in fiera». Importanti i numeri, che confermano quelli dell’anno scorso e anzi migliorano leggermente. Complessivamente il mondo della zootecnia a tutto tondo conta su 79 allevatori iscritti per 783 animali, con il concorso interprovinciale della Frisona, gestito da Aral quest’anno, che vede 23 allevatori e circa 140 capi. Gli espositori totali della Fiera sono 267, di cui 21 per la prima volta in Codogno. «Abbiamo dovuto fronteggiare la crisi dell’associazione allevatori provinciale, che da anni curava la zootecnia, e l’allarme aviaria, fatti che hanno portato a non avere i suini e gli avicoli in Fiera – ha concluso il direttore Giovanni Ferri -. In Aral abbiamo trovato però un nuovo partner molto collaborativo, mentre nella zootecnia, ferma restando la Frisona, abbiamo potenziato molto il settore equino. Ancora una volta Codogno si conferma capace di attrarre e di essere punto di riferimento per il territorio».

Andrea Bagatta

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