Celle stracolme e pochi agenti, in carcere è emergenza

A Lodi i detenuti sono il doppio di quelli previsti, mentre mancano 13 uomini della penitenziaria

Il carcere di Lodi è fra i primi cinque in Italia per sovraffollamento. È il dato che emerge da un’analisi condotta, su dati del ministero della Giustizia, dall’Osservatorio sulla detenzione dell’associazione Antigone. A questo si somma anche la carenza grave di personale di polizia penitenziaria, denunciato da tempo dai sindacati: attualmente mancano all’appello ancora 13 unità sulle 51 previste in organico.

Le conseguenze di questa situazione sono carichi di lavoro sempre più pesanti per gli agenti, e una difficoltà crescente a gestire situazioni critiche che si possono creare all’interno della casa circondariale.

«Abbiamo già chiesto diversi interventi agli uffici competenti e informato sua eccellenza il prefetto, Patrizia Palmisani, ma ad oggi la situazione non è cambiata», l’accusa del segretario provinciale del Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria), Dario Lemmo.

L’affollamento nelle celle di via Cagnola è quindi, al 31 ottobre scorso, del 188,9 per cento. A fronte di una capienza prevista di 45 unità (calcolata in base ai tre metri quadrati per detenuto previsti dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo), a ottobre erano presenti 85 detenuti (di cui 41 stranieri), mentre attualmente sono già più di 90, ovvero il doppio. Situazioni peggiori, in Italia, si riscontrano solo negli istituti penitenziari di Latina (196,1 per cento), Larino (195,3) e Como (192,6), mentre Grosseto è al quinto posto (186,7 per cento di affollamento).

Nei mesi scorsi il Sappe, tramite il segretario regionale Alfonso Greco, si era rivolto più volte al provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria, Luigi Pagano. In particolare è stata sottolineata la carenza di agenti/assistenti (tre unità) e sottufficiali (dieci), con la richiesta anche di affidare le traduzioni ad altri reparti: in pratica che i trasferimenti dei detenuti siano effettuate da personale di altre strutture. Sollecitazioni che però finora sono cadute nel vuoto, ad eccezione di due provvedimenti di distacco che hanno portato la carenza di agenti da 15 a 13. Troppo poco.

«L’attuale sovraffollamento, unitamente alla carenza di personale, costringe gli agenti a sostenere gravosi carichi di lavoro - aggiunge Dario Lemmo -. Abbiamo chiesto diversi interventi agli uffici competenti e abbiamo informato anche il prefetto, ma ad oggi la situazione non è cambiata».

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