Rapinato nel Lodigiano, via un carico di tonno da 200mila euro

Minacciato con la pistola in un’area di sosta nel Lodigiano e rapinato di tutto il carico. È un colpo da oltre 200mila euro quello messo a segno nei giorni scorsi da una banda in provincia di Lodi. Anche se la fuga dei due, padre e figlio, è durata poco. I carabinieri di Opera infatti hanno intercettato il segnale gps del mezzo pesante e li hanno rintracciati a Fizzonasco. Ora sono in carcere a San Vittore. A lanciare l’allarme lo stesso camionista, sorpreso nella notte in un’area di sosta e costretto dai malviventi prima a guidare il suo camion (carico di circa 50 bancali di scatolette di tonno) fino alla zona industriale di Cusago, nel Milanese, e poi a salire su un’auto per essere “scaricato” poco dopo in un campo isolato. Ricevuta la segnalazione, i militari della stazione di Opera hanno avviato subito le ricerche. Che si sono concluse a Fizzonasco di Pieve Emanuele, dove il camion è stato intercettato grazie alla captazione di un segnale inviato dall’antifurto satellitare presente a bordo (nonostante l’installazione di un jammer, ovvero un disturbatore di frequenza, da parte dei rapinatori). Alla guida c’era un 57enne italiano, mentre dietro di lui, a bordo di un’auto, c’era il figlio 29enne: entrambi sono già noti alle forze dell’ordine per reati analoghi. A bordo della vettura i militari hanno anche trovato una pistola a salve, priva del tappo rosso, forse la stessa utilizzata per portare a termine la rapina. Recuperata la refurtiva, anche se 18 dei 50 bancali sono scomparsi nel nulla. Per i due è scattato il fermo per indiziato di delitto e ora sono ristretti a San Vittore.

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