Anche la nefrologia è stata dedicata ai pazienti contagiati: in totale sono già 111 i posti istituiti, all’ospedale Maggiore, per far fronte all’emergenza
In un mese gestiti mille pazienti, l’ordine dei medici segnala che si è fermato l’accesso indiscriminato: «In molti fanno la lastra e poi si curano a casa»
Nel mirino l’Ats, che «non ci permette di fare diagnosi più sicure e di curare al meglio i nostri pazienti. È un atto criminale mandarci al fronte così»