VIZZOLO Il pronto soccorso pediatrico del Predabissi torna “a casa” dopo l’era Covid

Il servizio per i piccoli pazienti riprende la sua piena operatività all’interno dell’ospedale

Punto di riferimento per l’intero territorio del sudmilano, torna “a casa” il pronto soccorso pediatrico del Predabissi. Ridotto e confinato in spazi limitati per tutta la prolungata emergenza Covid, il servizio specialistico dedicato ai più piccoli torna ad occupare quelli che erano i suoi spazi naturali, l’intera area del piano terra che fino a pochi giorni fa era stata utilizzata per i reparti di osservazione Covid. Con la riduzione ormai conclamata dei casi di Covid, ed emergenza rientrata, anche il Pronto Soccorso Pediatrico è pronto a tornare all’operatività piena, con infermieri e pediatri al lavoro sette giorni su sette, 24 ore su 24, con la capacità di curare migliaia pazienti all’anno: nel 2019, prima del Covid, gli accessi registrati sono stati oltre 15mila. L’uso delle mascherine che hanno ridotto la circolazione dei virus – influenzali e non solo – ha contribuito a ridurre gli accessi negli anni seguenti, attestati attorno ai 9mila nel 2022, e per i quali sono state applicate tutte le precauzioni necessarie per garantire l’assistenza per le urgenze in sicurezza, ma la riapertura degli spazi pre-pandemia lascia presupporre il ritorno ai numeri registrati in passato. Il Pronto Soccorso Pediatrico del Predabissi può contare su tre sale visita, due di attesa e sei letti di osservazione.

Responsabile del reparto è la dottoressa Paola Bruni, direttore del Dipartimento materno infantile della Asst Melegnano Martesana, che spiega come la struttura operativa presso il Predabissi sia «in grado di trattare ogni tipo di patologia grazie alla collaborazione con gli specialisti interni e, in caso di necessità, con le altre strutture regionali di riferimento».

Di fatto, spiega ancora la dottoressa Bruni, il servizio non è mai stato interrotto, durante tutto il periodo Covid, ma gli spazi ridotti, e la necessità di operare con percorsi separati e protocolli rigidissimi per scongiurare rischi di contagi, avevano inevitabilmente amplificato disagi e difficoltà in pazienti fragile e nelle loro famiglie. «Ora – conclude Bruni – siamo pronti a tornare ai livelli di accesso pre-Covid, ritrovando gli spazi che abbiamo in parte dovuto lasciare durante il periodo pandemico». Pronto Soccorso pediatrico nuovamente “allargato”, dunque, con la possibilità per i piccoli in attesa, sempre assistiti da un genitori, di sfruttare finalmente anche la sala di attesa tornata a misura di bambino.

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