SANITA’ Un giorno di attesa in pronto soccorso per un codice verde al policlinico di San Donato

La disavventura di una donna di Melegnano dopo un infortunio sul lavoro

Lunga attesa in pronto soccorso al Policlinico di San Donato dopo l’infortunio sul lavoro, scatta la protesta da parte dei famigliari. «Mia moglie ha sbattuto il naso contro una vetrata durante l’orario di lavoro - racconta Vincenzo Cammarota, residente a Melegnano -, sanguinava e in azienda, dove sono molto scrupolosi e attenti, l’hanno mandata subito in ospedale. Prima di arrivare ha smesso di sanguinare e le hanno assegnato un codice verde. Erano le 11.30. Mi rendo conto che magari c’erano dei casi più gravi, hanno avuto anche un decesso e mia moglie era un codice verde, però solo alle 23.30 le hanno fatto la lastra e a mezzanotte l’hanno mandata a casa. Il giorno dopo tra l’altro è dovuta tornare perché per sbaglio era rimasto in pronto soccorso il foglio con i giorni della prognosi per l’azienda, in pronto soccorso».

In molti, spiega l’uomo, «si sono messi a protestare. A moltissimi hanno dato poi l’appuntamento il giorno dopo, alle 8, quando ci sarebbe stato l’ortopedico, dicendo nel frattempo di prendere l’antidolorifico».

Da Lodi, a Melegnano e San Donato, Torino, Milano, il Centro e il Sud Italia, la situazione è generalizzata. I pazienti aspettano ore in attesa di un letto libero, in pronto soccorso, le persone che aspettano si infuriano e aggrediscono gli operatori, non si fidano dell’assistenza e gli operatori sono sempre più pochi.

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