San Donato, spostata l’antenna di via Sanguinetti

Al via il trasloco dell’antenna di via Sanguinetti che si prepara a lasciare la zona circondata da palazzi del centro città per essere trasferita sulla copertura del terzo palazzo uffici Eni. Ieri mattina sono così scattati gli interventi per la rimozione dell’impianto di trasmissione della società Telecom, installato all’inizio del 2014 che, soprattutto nei primi tempi, per mesi è stato al centro di una serie di proteste da parte dei cittadini, i quali avevano mostrato grande preoccupazione sia per la salubrità della zona, sia per l’impatto estetico.

I più attivi avevano organizzato una raccolta firme, dichiarandosi pronti a rivolgersi anche ad esperti. Dal fronte del Comune l’esecutivo di centrosinistra aveva risposto agli appelli dei residenti promuovendo una serie di costanti monitoraggi sulle emissioni dell’antenna, che sono stati condotti dall’Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente), da cui era emerso che venivano ampiamente rispettati i limiti di legge e che pertanto il dispositivo non comportava rischi per la salute. E in ogni caso l’amministrazione comunale si era comunque impegnata a portare avanti un confronto con Telecom e con Eni al fine di individuare una collocazione alternativa, in una zona di San Donato lontana dai contesti residenziali.

Risale ai mesi scorsi l’accordo raggiunto tra le parti, ma prima della fase concreta si è reso necessario un iter burocratico, che si è recentemente concluso, al fine di definire una serie di questioni tecniche. Terminati i preparativi formali è ormai tempo di interventi. I lavori in corso, che ieri hanno richiamato l’attenzione di molti cittadini, prevedono in particolare sia la rimozione del manufatto che aveva creato una serie di malumori tra i sandonatesi della zona, sia anche del palo di supporto. «Finalmente – commenta il sindaco Andrea Checchi in una nota diramata nella giornata di ieri dal municipio – si chiude una volta per tutte, grazie alla collaborazione di Telecom ed Eni, una vicenda che ha creato preoccupazione a molti cittadini, nonostante in base ai rilievi tecnici i valori delle emissioni siano sempre rimasti entro i limiti».

Inoltre, con l’occasione il primo cittadino ricorda: «Nel ringraziare i partner di questa operazione, penso sia doveroso estendere il ringraziamento ai residenti della zona per la pazienza dimostrata in quanto, purtroppo, si sono più volte dilatate le tempistiche prospettate per il perfezionamento dell’iter amministrativo e tecnico». Non appena saranno conclusi i cantieri dunque. a distanza di più di due anni dall’installazione del traliccio su un’area di proprietà di Telecom, si chiuderà una vicenda che su questa parte di hinterland ha tenuto banco per lungo tempo, con una lunga serie di solleciti che si sono alzati da parte degli abitanti dei palazzi circostanti l’impianto.

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