San Donato, per i bambini in rianimazione la mano tesa degli “angeli” di Aicca

I volontari tengono informate le famiglie dei piccoli in terapia intensiva

Ogni giorno i loro attenti sguardi osservano dal vetro della terapia intensiva i 7 bambini che sono stati sottoposti a dei complessi interventi di cardiochirurgia presso il Policlinico San Donato per raccontare alle loro mamme come stanno: i volontari dell’associazione Aicca sono gli unici che in questo momento segnato dalle regole anti-contagio possono entrare nel reparto dove sono ricoverati i pazienti in condizioni in assoluto più delicate. Le madri di questi piccoli, che hanno da zero a sei anni, provengono dal Sud Italia e dalla Romania e soggiornano in degli alloggi del territorio con la pena nel cuore di non vedere i propri figli. Coloro che non hanno la possibilità di sostenere i costi della permanenza nella città dell’Eni, sono aiutate dallo stesso sodalizio guidato da Giovanna Campioni e dall’apposito servizio di mediazione internazionale del Gruppo Rotelli che fornisce sostegno alle mamme straniere. Donne che anche in tempo di Covid sono arrivate in Italia cariche di speranza per accompagnare i propri bimbi affetti da gravi patologie cardiache i quali necessitano di strutture sanitarie all’avanguardia di cui i loro Paesi sono carenti. Non appena i giovanissimi degenti, una volta superata la fase più difficile, verranno trasferiti in reparto, le mamme entreranno in ospedale e rimarranno ininterrottamente vicine a loro. Ma nel frattempo, oltre gli aggiornamenti che ricevono costantemente per telefono dagli operatori sanitari, hanno anche l’appoggio umano degli “angeli” di Aicca che nella fase più difficile si sostituiscono a loro nel mandare ai piccoli un bacio a distanza attraverso la barriera trasparente che li separa dall’area dedicata alla respirazione assistita.

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