SAN DONATO Nell’hot dog ci sono i vermi, scattano multa e sequestro per un locale

Sanzione da tremila euro per il titolare: requisiti cinque chili di cibo conservati in modo irregolare

Ordinano un hot dog in una pizzeria-paninoteca e ci trovano dentro i vermi. Abbastanza per fare scattare, nella giornata di lunedì, una serie di controlli nel locale di via Alfonsine a San Donato, conclusi con una sanzione da 3mila euro a carico del titolare e il sequestro di 5 chili di alimenti mal conservati nelle cucine e destinati alla preparazione dei piatti. Si precisa che sono estranei ai fatti il Mulberry st. e il Bar Azalea, situati nella stessa via ma non interessati in nessun modo dagli accertamenti della polizia locale e dai tecnici di Ats (Agenzia per la tutela della salute). A richiedere il l’intervento delle forze dell’ordine sono state due ragazze, che si erano date appuntamento in via Alfonsine per consumare un panino. Una delle amiche aveva ordinato un hot dog, all’apparenza un piatto normale, ma al primo assaggio la cliente si è accorta subito che c’era qualcosa che non andava: il sapore era strano e, proprio per quel motivo, ha fatto provare il panino con il wurstel all’amica. Stesso giudizio, anche da parte di quest’ultima.

Ecco perché le ragazze hanno aperto le due fette di pane e, tra le patate, hanno scoperto dei vermi. A quel punto hanno deciso di informare i vigili urbani, che sono intervenuti sul posto con l’Ats. L’ispezione è stata estesa alla cucina, dove sono stati trovati prodotti non etichettati, altri scaduti, altri ancora conservati non correttamente. Da qui il sequestro di merce per l’immediata distruzione: circa 5 chili di alimentari sottratti definitivamente alla vendita. Sulla base delle risultanze dei controlli, gli agenti hanno rilevato varie violazioni e, nei prossimi giorni, notificheranno sanzioni per 3mila euro al titolare. Seguiranno ulteriori accertamenti per la somministrazione di merce non conforme alla clientela. «La polizia locale, in via cautelativa, aveva anche proceduto alla richiesta di chiusura del locale che, tuttavia, non è stata disposta - annuncia il sindaco Andrea Checchi -. L’aspetto che deve rassicurare i nostri cittadini è la capillarità delle verifiche che vengono svolte, intensificate nel corso degli anni. Le regole ci sono, vanno applicate per la tutela di tutti, sia dei clienti sia degli stessi operatori commerciali che hanno già affrontato la crisi pandemica e non possono essere penalizzati da forme di concorrenza sleale».

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