SAN DONATO Italarredo ha chiuso 11 anni fa, da allora la sede è abbandonata

Lo stabile di via 25 aprile è sorvegliato, ma nessuno lo vuole comprare e sta iniziando a mostrare i segni del tempo

Oltrepassa i dieci anni la storia “fantasma” del capannone di Italarredo in via 25 aprile a San Donato Milanese. Dopo una vendita attuata alcuni anni fa da un’operatore immobiliare privato, le acque sono rimaste ferme nell’immensa superficie dietro la cancellata vicino alla sede Inps, verso la tangenziale e il quartiere di Ponte Lambro. Sono esattamente undici i giri di calendario trascorsi da quando il colosso italiano del mobile chiuse i battenti, licenziando il personale dipendente e mettendo le serrande ai tre punti vendita di San Donato, Cesano Boscone e Vimercate.

Dalle aziende accanto al mastodonte testimone di un’epoca pre vendite online - in cui il centro commerciale fisico era re dello shopping - fanno sapere che lo stabile è sorvegliato da turni di vigilanza, e questo ha in effetti impedito lo scassinamento degli infissi e dell’accesso principale, che risultano ancora abbastanza solidi. Rispetto alla situazione di alcuni anni fa tuttavia, il quadro delle condizioni generali, pur essendo ancora recuperabile, ha subito qualche altro segno del tempo come l’abbattimento dell’insegna principale e la rottura delle vetrate del piano superiore. I vetri non ci sono più, anche se le intrusioni risultano bloccate da elementi in cemento.

In totale la superficie dell’ex centro del mobile è estesa su oltre due ettari e mezzo sul lato est di via 25 Aprile, in un contesto con molte attività aziendali e commerciali, non lontano dal confine con Milano. La presenza di Italarredo a San Donato fu breve e piuttosto piena di traversie.

Il gruppo Italarredo aveva tre negozi a San Donato, Cesano Boscone e Vimercate attorno a Milano, ma dal 2005 fino alla chiusura della rete vendita erano state ben tre le proprietà che si erano avvicendate al timone dell’iper del mobile. Undici anni fa, dopo un periodo di agitazione sindacale, anche i ventidue dipendenti sandonatesi vennero considerati in esubero e calarono le transenne sulla catena di arredo durata ben poco in quell’ambito sandonatese.

La storia di Italiarredo terminò con l’ingiunzione di fallimento ai titolari e la nomina di un liquidatore immobiliare. Sei anni fa ci fu un “rumour” locale, secondo il quale Cushman & Wakefield Italia, importante operatore del campo immobili industriali e produttivi, aveva tentato la messa sul mercato di Italarredo San Donato; a giudicare dallo stato attuale, in ogni caso, nessun tipo di recupero è stato avviato.

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