Peschiera, il Pd punta al ritorno di Malinverno alla guida del Comune

Era già stato sindaco per dieci anni, poi consigliere provinciale

Si aprono già le danze per le amministrative di primavera 2021. Ufficializzato il candidato sindaco del Pd: il circolo locale scommette su Marco Malinverno, noto esponente politico per i suoi trascorsi a Peschiera Borromeo e dintorni (sindaco 1994-2004 e consigliere provinciale 2004-2008). Pare che la discesa in campo dell’ex primo cittadino, che porta con sé un ambizioso progetto trasversale, possa incassare il sostegno anche di altri sodalizi.

Celebrato il “matrimonio” tra Pd e Marco Malinverno per la prossima tornata elettorale. «Abbiamo incontrato Malinverno e dopo un confronto chiaro e approfondito su alcuni temi e punti programmatici che il Pd ha sempre visto come prioritari per la città (centro civico di San Bovio, Peschierello a Mezzate, situazione di Bellaria, interventi necessari nelle frazioni di Linate e Canzo, spazi per le associazioni) abbiamo riscontrato una convergenza di intenti - spiega Claudia Bianchi, neo segretario cittadino del Pd -. Sentiamo il bisogno di ricreare una coesione sociale che è andata perdendosi portando spesso le singole frazioni a perdere quel sentimento di far parte tutte insieme di una città. Su questi temi e su altri punti che svilupperemo successivamente con le altre forze politiche e sociali che vorranno avvicinarsi a questo percorso, crediamo si possa fare un buon lavoro insieme per il futuro di Peschiera».

La decisione di puntare su Marco Malinverno come candidato sindaco è stata sottoscritta dalla maggioranza del circolo, a cui si aggiungono presumibilmente i 35 cittadini che alcune settimane fa hanno chiesto la sua discesa in campo. Ma non sarebbero gli unici interessati alla sua visione di rilancio della realtà e del ruolo che la stessa debba avere nell’area metropolitana, anche a medio e lungo termine. «Il sostegno del Pd è importantissimo - spiega Malinverno -. C’è una grande sintonia». Sebbene quest’ultimo rimarchi più volte il prezioso sostegno di una delle forze storiche, chiede di evitare etichettature, anche alla luce degli incontri con altri soggetti civici e politici. «Vorrei essere considerato - dice - colui che sulla base di un progetto vero, di un programma sostenibile dal punto di vista economico, ambientale, culturale, sia capace di rimettere in moto la macchina del Comune e di ricostruire la squadra».

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