PAULLO I vandali si scatenano: il parco Muzza messo nel mirino

I raid, i bivacchi e gli abbandoni di rifiuti interessano anche altre zone cittadine

Panchine e tavoli installati con il «dichiarato obiettivo di mettere a disposizione spazi da condividere e da utilizzare per vivere al meglio spazi preziosi della nostra città», e l’amarezza di constatare ancora una volta che «in troppe occasioni sembra prevalere una incomprensibile volontà di far danni».

C’è amarezza, ma anche il dichiarato intento di non arrendersi a una maleducazione che sembra diffondersi a macchia d’olio, nelle parole di Giuliano Spinelli che, nelle vesti di consigliere delegato al decoro urbano ma soprattutto come referente dell’associazione Paullo Nostra, da tempo impegnata, con un nutrito gruppo di volontari a contrastare incuria e degrado, spiega come «anche le ultime installazioni realizzate, con impegno e fatica, dai volontari di Paullo Nostra sono state prese di mira da vandali che non sembrano rispettare nulla». Panchine semidistrutte, e il tavolo che era stato messo su un angolo suggestivo del parco Muzza, pensato per permettere momenti di sosta in quello che è forse uno degli angoli più suggestivi dell’oasi verde cittadina, semismantellato da magni ignote che, dicono i volontari, hanno colpito in diverse parti della città. C’è così amarezza, e un pizzico di rabbia per gesti che sembrano voler “ferire” i tentativi di migliorare il volto della città. Quello dei vandalismi diffusi è del resto, dicono a più voci in città, è tema caldo ormai da tempo: sono numerose le segnalazioni che arrivano di danneggiamenti, bivacchi e abbandono di rifiuti e scarti che sembrano interessare quasi ogni angolo di Paullo. Tra le ultime segnalazioni arrivare, quella di cartelli stradali divelti in zona Santa Maria del Pratello e di falò accesi nei parchi cittadini, ma non mancano proteste per schiamazzi notturni, ritrovamenti di bottiglie e resti di cibo abbandonati in spazi comuni e parcheggi pubblici, e danneggiamenti ad arredi e impianti. La prossima installazione di nuove telecamere di sorveglianza, fanno sapere dal palazzo municipale, potrebbe consentire interventi mirati, ma «ciò di cui crediamo ci sia davvero bisogno – è quanto dicono rappresentanti delle associazioni locali – è probabilmente un serio progetto capace di ricostruire il senso di appartenenza alla comunità».

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