MELEGNANO «Spensi il rogo della McLaren di Ayrton Senna»

Walter Marabelli racconta i suoi anni di soccorritore in pista e l’amicizia con Marco Simoncelli

«Quella volta che soccorsi Ayrton Senna dopo l’incendio della sua monoposto, tra una sessione e l’altra di prove si giocava a pallone con Michele Alboreto, le piste di Formula Uno sono diventate la mia seconda casa». Tra aneddoti, battute e ricordi, il 57enne di Melegnano Walter Marabelli racconta così la sua vita da “Leone della Cea”, l’azienda impegnata a garantire la sicurezza durante le gare motoristiche, i cui volontari intervengono soprattutto nel caso di incendi.

«È iniziato tutto nei primi anni Ottanta quando, impegnato come volontario nella Croce bianca di Melegnano, mi è capitato di seguire qualche Gran premio a Monza, dove in quel caso i miei interventi erano di carattere sanitario - afferma Marabelli, che oggi abita a Salerano e di professione progetta canne fumarie -. È nata da lì la passione per il motorsport e la Formula Uno, che nel 1987 mi ha portato nella Cea, considerato il team antincendio più efficiente al mondo nelle gare motoristiche».

Negli anni sono stati 44 i Gran premi seguiti in pista da Marabelli, a cui si aggiungono le numerose gare di endurance, motociclismo e di vari campionati mondiali e nazionali, durante le quali ha avuto tra l’altro l’opportunità di conoscere lo sfortunato Marco Simoncelli. «Un gran bravo pilota, ma soprattutto un ragazzo straordinario, la sua morte mi ha lasciato un vuoto immenso - sono ancora le sue parole -. A pochi giorni dal 28esimo anniversario del tragico schianto che gli costò la vita, mi piace ricordare anche il mitico Ayrton Senna, a cui qualche anno prima di quel drammatico primo maggio 1994 prestai soccorso: a causa dell’incendio del motore della sua McLaren, fui io ad intervenire sulla pista di Barcellona nel 1991.

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