Melegnano, la docente Eulalia Biffi e un incontro speciale con il Papa emerito: «Benedetto resterà per me una stella cometa»

La prof che ha curato la traduzione della “Teologia della liturgia” ricorda l’incontro speciale con Joseph Ratzinger

«Dopo aver tradotto un libro della sua Opera Omnia, nel 2011 ho avuto l’onore di incontrare Benedetto XVI, è stato un momento bellissimo della mia vita che porterò sempre nel cuore». Docente di tedesco all’istituto tecnico Bassi di Lodi dopo la laurea in germanistica a Milano, la melegnanese Eulalia Biffi racconta con grande emozione lo straordinario incontro con il Papa emerito morto nella mattinata di sabato, di cui ha curato la traduzione in italiano della “Teologia della liturgia” pubblicata nell’estate 2010 dalla Libreria editrice Vaticana (Lev). «All’epoca presidente della Lev e della Fondazione Vaticana “Joseph Ratzinger”, nel 2008 ad affidarmi il prestigioso incarico fu monsignor Giuseppe Scotti, che all’inizio del ministero sacerdotale era stato coadiutore dell’oratorio San Giuseppe proprio a Melegnano - afferma Eulalia -. Tutte le opere di Papa Ratzinger erano già state tradotte in lingua italiana, ma la Lev voleva dare loro una nuova organicità terminologica». Si spiega così la nascita di un vero e proprio team di traduttori, il cui lavoro si protrasse dal luglio 2008 all’aprile 2010, del quale fece parte anche la germanista di Melegnano. «Nel 2011 ho avuto l’onore di incontrare Papa Benedetto - continua la docente del Bassi -: c’erano anche capi di Stato arrivati a Roma appositamente per l’udienza con il Pontefice che, proprio come un padre nella fede, ascoltò con grande attenzione le mie parole. Fu un incontro particolarmente coinvolgente al termine del quale, forse colpito dalle mie parole, mi donò un prezioso rosario di perla, che ovviamente custodisco ancora come il dono più caro. Proprio attraverso la traduzione del suo libro, ho avuto modo di approfondirne il pensiero, che parlava di fede in modo chiaro, stimolante e avvincente, ma compresi anche la complessità della sua missione alla guida della Chiesa universale. Con quello dell’arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini nella giovinezza, l’incontro con il pensiero di Benedetto XVI ha plasmato profondamente l’adultità della mia fede, che non smette di porsi domande - ribadisce Eulalia in conclusione -: è proprio questo l’insegnamento più importante che continuerà a caratterizzare la mia esistenza, durante la quale quella di Papa Benedetto sarà sempre una stella cometa “per uomini alla ricerca della luce che indica la strada da percorrere nella vita alla ricerca di quella “firma” di Dio che l’uomo deve cercare di scoprire e decifrare”, come disse nell’omelia pronunciata il 6 gennaio 2011».n

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