Mediglia, la volta di Squinzi

Il giorno decisivo dovrebbe essere il 22 marzo, quando i tre “saggi” sottoporranno alla giunta di Confindustria i candidati emersi dalle consultazioni in corso in questi giorni. A quel punto il “parlamentino” di viale dell’Astronomia darà il via libera al successore di Emma Marcegaglia.

E da Roma potrebbe arrivare una bella notizia per il Sudmilano perché, stando a quanto emerso negli ultimi giorni, il patron della Mapei, Giorgio Squinzi, pare davvero in vantaggio sullo sfidante Alberto Bombassei (presidente della Brembo) nella corsa alla guida degli industriali italiani.

Non è un mistero, dunque, che nello stabilimento Mapei di Mediglia, al confine con Peschiera Borromeo, si vivano giorni di attesa. Cinquecento dipendenti, una crescita costante negli anni, nessun ricorso agli ammortizzatori sociali e relazioni sindacali «tranquille» (secondo le parti in causa), lo stabilimento di Mediglia è uno dei più importanti della “galassia” Mapei, che oggi conta 59 poli produttivi, sparsi in 27 stati, nei cinque continenti.

La Mapei di Mediglia dà lavoro a centinaia di persone in tutto il Sudmilano e dunque, se i sindacati per il momento mantengono un atteggiamento prudente («non vogliamo esporci in una fase particolare», dicevano ieri dalla Filcem Cgil di Milano), non mancano nel territorio i sostenitori di Squinizi alla presidenza di Confindustria. Come Cesare Mannucci, sindaco di Mediglia tra il 1996 e il 2001 (oggi in corsa nelle primarie Pdl a San Donato), che definisce Squinzi «un’ottima persona, un grande imprenditore, umile e che ha sempre mantenuto un basso profilo». Un imprenditore che, per dirla con le parole di Mannucci, «preferisce la concretezza alle parole, crede nel suo lavoro e ama l’azienda fondata dal padre». «In questi anni - aggiunge Mannucci - i successi della Mapei sono dovuti a una semplice formula: “azienda ricca-famiglia povera”, nel senso che gli utili della Mapei sono sempre stati reinvestiti nei poli produttivi e nella ricerca». A testimonianza della crescita della Mapei, Mannucci ricorda l’ampliamento dello stabilimento di Mediglia grazie alla convenzione del 1998: altri 80mila metri quadrati coperti, destinati a ospitare il raddoppio della linea produttiva.

Una convenzione che ha permesso al Comune di introitare 9 miliardi di lire dagli oneri di urbanizzazione, da utilizzare negli anni successivi per le opere pubbliche. E che ha portato alla costruzione del centro sportivo di Robbiano. Grande collezionista di orologi e appassionato di sport, i legami tra Squinzi e il territorio vanno oltre il Sudmilano, sconfinando nel Lodigiano. Nella storica squadra di ciclismo Mapei hanno corso infatti Antonio Rizzi ed Eddy Ratti (entrambi di Retegno) e Graziano Gasparre (Guardamiglio). E alla guida del Sassuolo di patron Squinzi, rivelazione di Serie B che punta alla A, c’è un altro lodigiano: il casalese Fulvio Pea.

Inizia la volata decisiva di Giorgio Squinzi: il patron della Mapei di Mediglia è in lizza per la successione a Emma Marcegaglia alla guida di Confindustria

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