Maratona fatale per un 36enne di Paullo

Paolo Zucca si è accasciato al traguardo ed è spirato dopo sei giorni

Ha tagliato il traguardo della sua prima maratona. E poi, qualche minuto dopo, si è accasciato a terra, preda di un malore. Dopo quasi sei giorni di lotta tra la vita e la morte, Paolo Zucca, 36 anni appena, è spirato all’ospedale San Raffaele. L’ha stroncato un infarto, forse due, e dopo il lungo coma e il trasferimento da un ospedale all’altro venerdì è stato dichiarato il suo decesso. Paullese doc, si era trasferito a Milano qualche anno fa per motivi di lavoro, ma la famiglia era rimasta nella sua cittadina natale, dove ieri sera gli amici si sono raccolti per un momento di preghiera, in attesa che oggi vengano celebrati i funerali alle 14.30. La famiglia, i tanti amici, gli sono stati vicino fino all’ultimo, presenti al suo capezzale. Ed erano tanti, stretti attorno alla famiglia di Paolo, che si è dimostrata forte di fronte al dolore della perdita dell’unico figlio. Un vero e proprio atleta, che insegnava tennis ai ragazzini e che ha voluto cimentarsi in una corsa podistica per il battesimo da maratoneta.

A Milano, domenica 10 aprile, Paolo c’era. Entusiasta di quanto stava facendo, sudato e perfino stanco, ha tagliato il traguardo della sua prima maratona. Ha fatto segnare il tempo di 3 ore 55 minuti 46 secondi con il sorriso sulle labbra, mentre si reggeva ancora forte sulle gambe. Era contento, perché il suo sogno era quello di finire la maratona sotto le 4 ore: ce l’aveva fatta. Eppure, un solo attimo dopo, quando la gara ormai era finita, si è sentito male e non si è più ripreso. È stato trasportato al San Carlo e poi al San Raffaele. Ma il suo cuore non ce l’ha fatta. Un cuore grande come quello dei genitori, che hanno autorizzato l’espianto degli organi, pensando agli altri anche nel momento più triste. D’altronde Paolo avrebbe fatto lo stesso. Un uomo cresciuto a Paullo, laureato in relazioni pubbliche e con una carriera piena di soddisfazioni davanti a sé. Lavorava nel settore della comunicazione per la Fiat, un giovane con tante aspirazioni, che quasi tutti a Paullo si ricordano e che tanti amici piangono. Come sa bene don Guglielmo Cazzulani, che celebrerà oggi i funerali di Paolo. Il coadiutore dell’oratorio ha incontrato la famiglia e tanti volti di paullesi scossi dalla grave perdita. «Io Paolo lo conoscevo poco - dice -, mi sono fatto l’impressione di un uomo con tante qualità. Tutti me ne hanno tessuto un ritratto bello. Una persona molto attiva, che se ha un sogno lo insegue senza tentennamenti. Amava viaggiare, faceva tanto sport e tanta passione che muoveva ogni sua azione. Un ragazzo che viveva in pieno la sua vita, insieme alle tante persone che lo hanno amato e continueranno ad amarlo». Come è stata data dimostrazione ieri sera alla veglia che si è tenuta in oratorio, dove molti ragazzi si sono riuniti per dire una preghiera dedicandola a Paolo. Il suo feretro arriverà oggi da Milano fino a via Salvo D’Acquisto per le esequie.

Stroncato da un terribile attacco cardiaco dopo la sua prima maratona, muore un 36enne di Paullo. La vittima è Paolo Zucca, brillante esperto in relazioni pubbliche attualmente alle dipendenze della Fiat e grande appassionato di sport: il giovane da sei giorni lottava tra la vita e la morte all’ospedale San Raffaele dove era stato ricoverato dopo il malore che lo aveva colpito al termine della maratona di Milano corsa lo domenica 10 aprile

© RIPRODUZIONE RISERVATA